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Se Dio conosce ogni cosa, allora la realtà è determinata? A questa domanda Michael Dummett risponde di no. Per Dummett, Dio è onnisciente, conosce tutto ciò che c'è da sapere, anzi la sua conoscenza costituisce la realtà e per questo Dio è creatore. Ma, anche assumendo che Dio sia onnisciente e creatore, non segue che la realtà sia determinata, ci possono infatti essere lacune nella realtà. Di fatto, "un autore di storie di finzione non è tenuto a rendere determinato ogni dettaglio del suo mondo immaginario. Perché Dio avrebbe dovuto essere tenuto a fare ciò che un autore umano non è tenuto a fare?".
La natura di Dio e della realtà costituiscono il principale obiettivo teorico di Pensiero e realtà, la trascrizione rivista delle Gifford Lectures tenute da Dummett alla University of St Andrews nell'anno accademico 1996-1997. A partire dal 1888, anno della loro istituzione, ogni anno le Gifford Lectures sono tenute da uno fra i più eminenti filosofi, teologi o scienziati del tempo e hanno come scopo quello di promuovere l'avanzamento della "teologia naturale." La teologia naturale si contrappone alla teologia rivelata; in base alla teologia naturale la natura divina è indagata con metodi razionali, mentre in base alla teologia rivelata la natura divina è indagata a partire dai testi sacri e dalle esperienze mistiche.
Per poter affrontare le questioni metafisiche relative alla natura di Dio e della realtà, Dummett introduce alcune premesse metodologiche a suo avviso indispensabili. Innanzitutto, per Dummett non esistono fatti indipendentemente dal pensiero e dal linguaggio con cui ne parliamo (capitoli 1 e 2).
Nei capitoli 3-5, Dummett propone argomenti a favore di una teoria giustificazionista del significato. A differenza del realista, per cui comprendere un enunciato significa sapere che cosa lo rende vero o falso indipendentemente dagli strumenti a nostra disposizione per verificarlo o falsificarlo, per un giustificazionista la comprensione di un enunciato consiste nel riconoscere quando viene portata evidenza in suo supporto e quando invece c'è evidenza a suo sfavore. Coloro che hanno familiarità con i testi di Dummett potranno riconoscere che Pensiero e realtà costituisce una fase di transizione nel pensiero dell'autore: egli qui abbandona l'antirealismo sul passato che aveva caratterizzato a lungo le sue riflessioni filosofiche, ma non abbraccia ancora il giustificazionismo vicino al realismo che adotta nelle Dewey Lectures tenute nel 2001 alla Columbia University e pubblicate con il titolo Verità e passato (Cortina, 2006).
Nei capitoli 6-8, Dummett affronta le implicazioni metafisiche della teoria giustificazionista del significato: la natura del tempo, l'esistenza di Dio e la natura della realtà. Forse l'argomento più curioso è la dimostrazione dell'esistenza di Dio. Dummett riprende qui una dimostrazione già disponibile per il lettore italiano nel capitolo 6 di La natura e il futuro della filosofia (il melangolo, 2001). L'argomento può essere sintetizzato nel modo seguente: la scienza aspira a descrivere la realtà per come è in se stessa, al di là delle apparenze. Ma la nozione di "realtà in se stessa" è problematica, perché si assume che ci sia qualcosa che prescinde dai diversi modi in cui può essere conosciuta. La realtà in sé non può essere sconosciuta per Dummett (tesi difesa nei capitoli 1 e 2), quindi "il modo in cui le cose sono in se stesse sono il modo in cui Dio le apprende". Se si accetta che ci sia una realtà in sé, si deve concludere che c'è un Dio onnisciente che la conosce per come è in se stessa. La dimostrazione è affascinante. Anche per chi non crede che ci sia un Dio che conosce la realtà in sé, resta un problema aperto riuscire a caratterizzare la realtà in se stessa indipendentemente dai diversi modi in cui può essere conosciuta o appresa.
Dummett è un autore intellettualmente stimolante e la natura discorsiva delle Lectures si rispecchia in Pensiero e realtà, tuttavia il testo può essere difficile per chi non ha familiarità con le tesi filosofiche dell'autore. Per coloro che desiderano provare a comprenderlo, un utile strumento è Introduzione a Dummett di Cesare Cozzo (Laterza, 2008).
Elisa Paganini
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