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Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2009
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Un racconto teso e bellissimo che descrive senza un filo di retorica "Nell'orrore della guerra l'orrore della natura".
Recensioni
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"Nell'orrore della guerra, l'orrore della natura". Questo l'attacco del racconto che ne anticipa l'ambiente, una trincea aperta "spaccando il vivo masso, a furia di mine" nell'immaginaria ma assai realistica Valgrebbana. Di là gli austriaci, di qua gli italiani, truppa composita e pluridialettale agli ordini del tenente Alfani. Dopo settimane in cui tra i crepacci echeggia solo il consueto "nulla di nuovo", i cecchini nemici fanno fuoco sulle sentinelle italiane di turno, che vengono colpite l'una dopo l'altra. In seguito ai rifiuti di diverse altre riviste, La paura comparve sulle pagine di "Novella" nel 1921, sei anni prima della morte del suo autore. Poiché il racconto è già stato edito in volume nel 1995 ed è reperibile anche nel "Meridiano" dedicato allo scrittore, non si può parlare di una vera riscoperta, quanto piuttosto di un tentativo di ampliare il pubblico dei lettori di De Roberto, facendo seguito a quel rinnovato interesse che nel 2007 è coinciso con l'uscita del film che Roberto Faenza ha tratto da I Vicerè, romanzo che sempre nello scorso anno ha registrato la triplice ristampa da parte di Garzanti, degli "Oscar" Mondadori e della stessa e/o. La scelta di rieditare La paura in un volume a sé stante e con un buon commento si motiva inoltre per la pretesa di "apoditticità" del racconto stesso, che sin dal fulminante incipit è teso a dimostrare il nonsenso della guerra attraverso la parabola di un plotone di soldati mandati a "morte certa, inutile e ingloriosa": sono essi altrettante figure di "vinti", anche se di quella "grande" guerra risulteranno poi dolorosamente vincitori. Claudio Panella
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