Il volume espone le proposte didattiche elaborate dall’autore nell’ambito del pluriennale insegnamento di Didattica dell’analisi comparata dell’opera d’arte, presso la Scuola di specializzazione interateneo per la formazione degli insegnanti della scuola secondaria (SSIS) del Veneto. Propone una riflessione sulle forme dell’insegnamento della storia dell’arte e offre alcune proposte metodologiche tese a favorire una fruizione competente delle immagini. La storia dell’arte è una disciplina che si interroga di fronte alle opere riconoscendone la funzione comunicativa ed espressiva, svolta nel passato e nel presente secondo modi molteplici. La prassi didattica suggerita dall’autore, lontana sia dal “misticismo estetico” sia da una concezione ancillare delle immagini rispetto alla parola, accoglie le proposte metodologiche di Michael Baxandall in Patterns of Intention; si avvale della “critica inferenziale” e connette inscindibilmente l’osservazione delle immagini alle riflessioni che ad essa seguono, sulle quali si fondano la descrizione e l’interpretazione delle opere, considerate come atti linguistici intenzionali. L’essenziale strumento critico della comparazione analitica, contribuisce a formare una cognizione linguistica rispetto alle immagini e a promuovere la consapevolezza del valore della cultura visiva e in particolare del patrimonio artistico. Le riflessioni offerte sollecitano l’insegnante ad articolare le forme di insegnamento, proponendone un uso funzionale e differenziato, inteso a ribadire la centralità dell’opera, colta nella rete di relazioni che essa intreccia con la sua origine e con noi, e la necessità di stimolare in chi vi si avvicina lo sviluppo di strumenti critici e operativi.)