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Il Bocca migliore, prima delle sbandate leghiste, ex comandante delle brigate di giustizia e libertà, pone con questa opera 'Di parte' una descrizione del Togliatti e del suo tempo notevole. L'antipatia verso il personaggio 'Condivisa dal sottoscritto' risulta palese, ma quante volte da bambino mi sono sentito dire, 'Noi non conosciamo cosa realmente succede oltre il muro'. Bel modo di insegnare nelle scuole, bella razza di insegnanti, meno male ho un cervello, sono di sinistra, ma comunista maaaaaaaiiii.
Dalla monumentale biografia scritta da Giorgio Bocca (giunta alla 13ma ristampa), frutto di un enorme lavoro su documenti e testimonianze dirette dei diversi protagonisti all'Autore, emerge la figura di Palmiro Togliatti in tutta la sua contraddittorietà. Alle doti di intellettuale autoritario, sapiente interprete dei fatti politici, consapevole del senso del potere (lo Stato e la Chiesa) con cui è d'obbligo confrontarsi, nell'ottica della ricerca del dialogo e dell'alleanza con l'elettorato cattolico, fanno da contraltare, in Togliatti, la doppiezza di comportamento e l'uso sistematico della menzogna. La biografia ripercorre la carriera di Togliatti "giurista" all'interno del Comintern e fa rilevare la sua cieca obbedienza a Stalin, di cui riuscì a guadagnare la stima e a cui fu legata per anni l'esistenza e l'attività politica stessa del PCI. Bocca mette in evidenza il difficile rapporto di Togliatti con Antonio Gramsci, tramutatosi in aperto dissidio poco prima dell'arresto di quest'ultimo, a causa della famosa lettera aperta di Gramsci al CC sovietico del '26, che non giunse a destinazione per la censura (pare) dello stesso Togliatti. Quindi viene messa in risalto l'abilità, ai limiti dell'opportunismo, del protagonista nel destreggiarsi non solo nell'ambito del Comintern (un vero campo minato, dove un passo falso poteva costare la vita), ma anche nel PCI. Dalla lucida esposizione dell'Autore viene fuori il Togliatti abile nel rintuzzare le spinte efficientistiche interne al PCI ('30); il Togliatti coraggiosa "longa manus" di Stalin durante la guerra di Spagna ('36-'39); infine il Togliatti stratega politico capace di rimanere (come intransigente Guardasigilli) nel governo De Gasperi del '46. Bocca, con obiettività, ci mostra anche la doppiezza togliattiana, ad esempio nel rapporto con alcuni capi partigiani e con il CLN in generale; il non sempre limpido rapporto con i socialisti; nonchè il distacco da Krusciov, cui Togliatti sembra non perdonare l'opera di destalinizzazione e la dura condanna del feno
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