Overtures e Sinfonia in Re minore

Juan Crisóstomo de Arriaga (1806-1826): Ouverture a Los esclavos felices; Herminie; Ouverture op. 20; Air de l’Opéra Médée; Symphonie à grand orchestre.
Grande specialista del repertorio orchestrale spagnolo, l’ex direttore principale della BBC Philharmonic Orchestra Juanjo Mena prosegue la sua strepitosa collana La Música de España, che ha ottenuto un grandissimo successo sia di pubblico sia di critica con i precedenti volumi dedicati a Manuel de Falla, Joaquín Turina e Isaac Albéniz, con un disco incentrato su un altro compositore spagnolo di grande interesse, vale a dire Juan Crisóstomo Arriaga, passato alla storia della musica con il soprannome di “Mozart spagnolo”, a causa della sua precocissima morte avvenuta ad appena 20 anni. L’ouverture orchestrale a Los esclavos felices (Gli schiavi felici) costituisce l’unico brano sopravvissuto di un’opera che il fanciullo prodigio compose ad appena 14 anni. Quando nel 1821 si trasferì a Parigi per studiare con Fétis, Guérin e Baillot, Arriaga sottopose questa ouverture a una profonda revisione, apportando parecchie modifiche alla strumentazione ed eliminando il terzo tema. In questo disco è possibile ascoltare questa seconda versione. Comprese nel volume in gran parte autografo Ensayos lírico-dramáticos (Saggi lirici e drammatici), le arie tratte dalle opere Médée e Herminie vengono eseguite in questo disco dal soprano Berit Norbakken Solset, una della cantanti liriche più apprezzate della Scandinavia. Opera molto ambigua sotto il profilo tonale, per il fatto di iniziare e finire in re maggiore, la Sinfonia in re minore e l’Ouverture in re maggiore op. 20, che – come affermò con orgoglio lo stesso Arriaga – fu scritta «senza avere appreso i principi dell’armonia» dimostrano meglio di qualsiasi parola che la morte di questo compositore prima ancora di avere compiuto vent’anni costituì una «perdita gravissima per la musica basca».