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Anno edizione: 2000
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I grandissimi Style Council, hanno fatto musica raffinata di altissimo livello tra soul, pop, rock, funk e jazz.
Nonostante non sìa il mio genere preferito, tanto di cappello per questo album che dalla seconda metà degli anni '80 ha fatto scuola per stile e raffinatezza musicale, ma pure estetica guardando la foto interna del duo Weller&Talbot. Ha chiuso per sempre il perìodo punk e post-punk segnando un nuovo passo, quello dell'easy-listening da classifica e per disco-clubs. "Walls come tumbling down" e "Shout to the top" venivano ballate da tutti in quegli anni, gli esordi del consumismo musicale.
Gli Style Council di Paul Weller e Mike Talbot si sono formati all'inizio dgli anni '80. Paul Weller, reduce dal successo soprattutto britannico dei Jam, si sentiva un po' limitato dal solo appartenere all'ambiente "Mod", ed approfittò dell'ondata "Blue" che stava montando giusto in quegli anni - Sade, Everything But The Girl, Carmel e Working Week tra i maggiori esponenti di tale corrente - per abbandonare i Jam e fondare con Mike gli Style Council. Si son distinti sin dagli esordi per l'effervescenza tipicamente sixties nei suoni, il massiccio uso dei fiati, quantomeno insolito all'inizio degli anni '80 dove impazzava ovunque l'elettronica techo, ed hanno ben presto scoperto tutte le loro carte rendendo in maniera neanche tanto velata il loro omaggio a quelli che erano stati i loro idoli nell'adolescenza, ossìa i cantanti della "Tamla Motown" di Detroit. Molti gli episodi di classe in "Our Favourite Shop", il primo che mi sovviene è "The Lodgers". Bravissimi!
Recensioni
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