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La lettura di Jung è complessa ma sempre illuminante, per un lettore iniziato. Se il lettore, al contrario, non si è mai avvicinato all'alchimia come disciplina di conoscenza interiore troverà il testo ostico e vischioso, ma non appena si segue il corso delle argomentazioni di Jung è impossibile non restare affascinati dalla profondità analitica con cui l'autore ha tracciato la storia e le scoperte di questa disciplina incantevole. Alchimia è una parola ibrida che unisce l'articolo arabo "al" al termine greco kymeia, trasformazione o chimica, ed allude giustamente all'evoluzione che l'anima deve compiere per giungere al suo nocciolo originario, ciò che Jung, in altri test,i definisce il principium individuationis o ricerca del Sé (ad esempio in Aion).
In "Studi sull'alchimia" Jung non solo introduce Paracelso ma identifica i vari arcani e neologismi con la sua stessa idiosincrasia lessicale, con uno stile lirico, arcadico che non tradisce il lettore più attento. Dalla "mumia balsamita" che è il balsamo al Mercurio tricefalus e tetracefalus nello spirito quindi di quell'Ermete Cillenio abitante di Arcadia e creatura itifallica su cui lo scienziato svizzero getterà le sue premesse empiriche per individuare la matrice ctonia delle religioni pagane e il suo parallelo di "profondità in verticale" dell'alchimia e della psicologia dell'inconscio, il Lapis quale compimento di un processo di individuazione e psicogenesi del Sè. Il tutto ricamato in una prosa aulica che guida il lettore verso un vocabolo nostalgico "pothos" della Grecia-ellenistica e dell'influenza arabo alessandrina. La struttura e la narrativa dell'opus junghiano hanno il preciso intendimento di suscitare delle attivazioni archetipiche quali accesso ad una costellazione numinosa e di un mundus ermeneutico all'interno di un esegesi di immagini e visioni bibliche e pagane caratterizzate come punto di connessione psichica di siffatta lettura catalizzata da un ampolloso "temenos" o mandala o se vogliamo incubatore creativo e psichico per un tal effetto calamitico di attivazione dell'inconscio.
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