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Il secondo disco è sempre il più difficile, anche perchè si cerca la disperata conferma di tutto quello che di buono si è fatto nel primo. I Darkness hanno deciso di sparare tutte le cartuccie a loro disposizione all'inizio, con i primi 3 brani notevoli, non smentendosi e pescando a piene mani nelle reminescenze rock anni '70 (ad/dc,Frank Zappa etc.. Justine ha dato pieno sfogo alle sue qualità canore con acuti, cori e cambi di tonalità. In definitiva, per chi ama i Darkness, un buon cd ma nulla di più, anche perchè a mio parere un pò dell'istintività e della cattiveria artistica del primo disco si sono affievolite.I riff graffianti costantemente presenti in Permission to land sono in buona parte scomparsi in questo disco.Anche la registrazione, sicuramente di qualità superiore rispetto al primo disco, ha però messo a mio parere come una patina, una sordina, al graffio distintivo delle chitarre dei fratelli.Aspettiamo con ansia di vederli dal vivo dove rendono al meglio e magari nel 2006 in un dvd live!
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