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Secondo alcuni critici, quello del 1951 – pubblicato solo nel 2007 – è il vero testo di On the Road: ben più lungo di quello definitivo, contiene numerose scene che Kerouac deciderà poi di tagliare e risulta più cupo, spigoloso e disinibito.
«Ho scritto un romanzo su una striscia di carta lunga 120 piedi infilata nella macchina da scrivere e senza mai andare a capo. Srotolata sul pavimento sembra proprio una strada» così scrive Jack Kerouac a Neal Cassady. Con questo "rotolo" ha inizio la vicenda di On the road. Composto di furia tra il 2 e il 22 aprile 1951 e, secondo la leggenda, sotto l'effetto della benzedrina e con il sottofondo del bebop, il romanzo – che narra i viaggi compiuti da Kerouac negli Stati Uniti e in Messico tra il 1947 e il 1950 – vedrà la luce in una versione ampiamente rimaneggiata nel 1957. Secondo alcuni critici, quello del 1951 – pubblicato solo nel 2007 – è il vero testo di On the Road: ben più lungo di quello definitivo, contiene numerose scene che Kerouac deciderà poi di tagliare e risulta più cupo, spigoloso e disinibito. La scrittura vi appare intima, colloquiale, sfrenata e "vera", fatta di periodi che si sovrappongono e si accavallano come onde, trascinando il lettore alla bruciante scoperta di una strada che è la vita stessa.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Vi sono libri che rappresentano non solo un genere letterario, ma buona parte di un'intera generazione. Lettura non semplice, ma non può non essere letto da chi si accosta alla letteratura americana.
Di libri che ti cambiano la vita c'è ne sono, ma questo più di tutti mi ha dato tanto. Sia per livello umano che anche fisico, è emozionale, spietato, vitale e da un forte valore all'amicizia. Consigliatissimo.
Libro molto interessante sotto diversi aspetti. In primo luogo perché rappresenta una generazione, i giovani americani degli anni 50, in cerca di libertà, amore senza inibizioni, luoghi da esplorare, identità. Non sempre trovano ciò che cercano; anzi, il più delle volte non ci riescono. Ma quel che conta è il viaggio alla ricerca dei loro desideri, un viaggio 'on the road' per gli angoli d'America fino al Messico, un viaggio di esplorazione e conoscenza. Il libro è interessante anche nella forma: un flusso di pensieri in forma di diario in cui il protagonista si racconta e racconta i propri amici in modo realistico, dettagliato, a volte controverso.Uno di quei libri che vanno letti per sapere chi siamo e dove andiamo.
Recensioni
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