Anche con questo libro, l'autore ha cercato di saziare quella fame d'amore già dichiarata nei precedenti volumi. È una fame da non confondere con ciò che ha detto Goethe: "dell'amore soltanto noi siamo innamorati". Infatti, a lui non basta esserne innamorato, perché l'amore a cui si riferisce, quello della fame, è altro. Non è un concetto, ma è una persona, è il Gesù di Paolo, che con queste meditazioni ha cercato di far vivere anche dentro di se, per saziarsi e condividerlo con tutti, perché cresca per Lui l'amore e si moltiplichi all'infinito. Da qui, la ragione perché ha creduto opportuno di dover pubblicare questi pensieri di facile e immediata lettura, con l'intento e l'auspicio che possano invogliare qualcuno, di coloro che come lui sono in ricerca, a voler saperne di più e a prendere in mano la Bibbia, quel libro in cui tutti lo possono incontrare e farsi abitare da questo Amore: Gesú.)