Se vuole sopravvivere, il continente europeo dovrà abbandonare il modello dello Stato-nazione che ha dominato gli ultimi quattro secoli e seguire la strada dell’integrazione politica e della solidarietà paneuropea.
«La nostra interdipendenza è già globale, mentre i nostri strumenti di azione ed espressione di volontà collettiva rimangono locali e resistono ostinatamente a qualsiasi ampliamento, violazione e/o limitazione. Il divario tra la scala delle interdipendenze e il raggio d’azione delle istituzioni esistenti è abissale, e si fa ogni giorno più ampio e profondo. Colmarlo o superarlo è a mio avviso la ‘meta-sfida’ del nostro tempo». In questo brevissimo saggio, Zygmunt Bauman espone le ragioni storiche, sociali e politiche per le quali l’Europa, se vuole salvaguardare la sua cultura e la sua centralità nel mondo globalizzato, non può lasciarsi tentare dai richiami di xenofobia, sovranismo e nazionalismo identitario.)
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