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Un battesimo di fuoco che vede alla cabina di regia l’immenso Quincy Jones, sopraffino arrangiatore fin dalla sua prima fase jazz nonché straordinario produttore (consiglio vivamente il documentario “Quincy”, un excursus illuminante sulla sua arte di musicista e mentore). La disco music non è più affare solo dei circuiti gay newyorkesi e nell’ambito della musica black avviene un processo simile a quello che vide la fazione politicizzata del free jazz staccarsi dai successori dell’hard bop. Il funk non muore anzi prolifica come non mai ma è sempre più estremo e sempre più testimonianza ed appannaggio dell’orgoglio nero (il cui patrimonio sonoro sarà costantemente saccheggiato dal rap e dall’hip hop, nati anch’essi nelle strade). La disco music, molto più edulcorata e squadrata del funk, invece trionfa in ambito mainstream , fino quasi a soffocarlo nella sua fase discendente ma foriera di capolavori ed anche commistioni con lo stesso funk (ibrido che qualcuno denominerà Funky). Nella sua fase gloriosa si innesta l’esordio di Michael che già in apertura, ovviamente pubblicato come singolo, piazza una “Don't Stop 'Til You Get Enough” che invade le piste da ballo di tutto il mondo. Segue l’R&B sopraffino di “Rock with You” che traccia le coordinate di tutto l’album che suona raffinatissimo ed elegante, con una summa della miglior e più accessibile musica nera, con spunti di soul, funk, disco e R&b, sapientemente calibrati nell’arco della scaletta. La produzione di Quincy è nobilitata dalla presenza di musicisti quali Jeff Porcaro (uno dei più grandi session men di sempre, oltre che hit maker con i Toto) e George Duke (un altro grande talento del jazz convertitosi al funk con grandi risultati) nonché dalla qualità di autori quali Paul McCartney, sì il baronetto dei Beatles, e Stevie Wonder, che scrivono rispettivamente il pop di “Girlfriend” e la delicata “I Can’t Help It”.
È un album importante perchè, per la prima volta si allontana moltissimo dai fratelli e con l'aiuto di Quincy Jones crea brani ricchissimi dal punto di vista musicale (i testi invece sono abbastanza in linea con la musica di quei tempi). Don't Stop 'Til You Get Enough, Rock with You, Workin' Day and Night e la canzone che da titolo all'album, ascoltate ancora oggi, non sfigurano assolutamente,
Tra i più belli, con suoni eccezionali. Tra tutte adoro Rock with you; un brano ancora oggi superiore a qualsiasi altro brano del passato o moderno.
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