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Da non meno di 5 secoli l'Occidente depreda sistematicamente tre continenti (Africa, Asia, America centro-meridionale), in nome delle più disparate giustificazioni: dalla diffusione della 'retta religione' alla civilizzazione del 'buon selvaggio'; dalla 'guerra umanitaria' alla recente 'esportazione della democrazia', supremo monumento all'ipocrisia. L' autrice mostra come la guerra in Ucraina (al netto dell'invasione russa, ingiustificabile nell'ambito del diritto internazionale) non si sottragga alla filosofia propagandistica del Bene assoluto (a priori) che si contrappone al Male assoluto (a priori). Ugualmente, il conflitto israelo-palestinese viene analizzato e interpretato nel contesto dello stesso strumentale manicheismo, funzionale all'Occidente nell'ottica di formazione del consenso. Un neo (veniale): l'attribuzione della militanza repubblicana a Truman, già vice-presidente con Roosevelt (perciò democratico).
Eccellente. Consigliato. Una analisi completa dello scenario internazionale.
La diplomatica in pensione aggiunge un nuovo testo antioccidentale ai precedenti dell'editore. In particolare è completamente errata la sua visione dei rapporti tra Federazione Russa ed Occidente. Se l'autrice applicasse alla Russia le critiche ingiuste che riversa sull'Occidente, avrebbero senso. È il regime di Putin che manifesta disegni imperialistici ed espansionistici. Se la NATO aveva accolto stati che volevano protezione dalla Russia, che conoscono da secoli come potenza imperialista ed aggressiva nelle sue versioni zarista e sovietica (in passato aveva annesso le repubbliche baltiche, una gran parte della Polonia, territori della Finlandia etc.) Putin ha potenziato l'arsenale missilistico e nucleare e si avvale di numerose truppe mercenarie, perché ha disegni imperialistici ed aggressivi in diverse parti del pianeta: Europa, Artico, Africa, Mediterraneo etc. Putin non era soddisfatto dei confini con cui la Federazione Russa era diventata indipendente dall'URSS, Il Cremlino è prepotente e minaccioso nei confronti di stati europei vicini. Putin non accettava che l'Ucraina fosse uno stato sovrano, libero di uscire dalla sfera d'influenza di Mosca e di preferire l'Unione Europea. Putin aveva deciso che l'Ucraina doveva essere un satellite di Mosca e che il territorio dell'Ucraina era un obiettivo primario per espandere il territorio della Fed. Russa. Sfruttando la debolezza militare dell'Ucraina, Putin arraffò la Crimea e dopo aver preparato la Russia a resistere a sanzioni. avviò l'invasione del resto dell'Ucraina. A seconda della resistenza incontrata il Cremlino era pronto ad adattare gli obiettivi di breve termine (governo fantoccio filo-Russia a Kiev oppure governo indipendente ma condizionato da diktat di Mosca e annessione alla Russia dell'Ucraina orientale e di alcune altre città). L'Occidente ha fornito aiuti per la difesa dell'Ucraina, La Chiesa Ortodossa asservita al Cremlino ha dichiarato che quella della Russia è guerra santa.
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