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Charles Lambert, scrittore inglese da anni residente in Italia, nel suo ultimo libro Occasioni di morte -Voland Edizioni – ci accompagna in un viaggio nel tempo tra un passato di contestazioni e lotte sociali nella Torino degli anni ’70 e un presente nella Roma dei giorni nostri. In quella che sembra essere una mattina come tante, un dramma sconvolge la vita della protagonista Helen. Suo marito, Federico Di Stasi, alto funzionario del governo italiano, viene misteriosamente ucciso a colpi di pistola, mentre lei si trova a poca distanza dal luogo del delitto. È in una stanza di hotel in compagnia del suo amante Giacomo, ex terrorista e migliore amico di Federico.
Siamo nel giugno del 2004. La città eterna fa da sfondo alle vicende del momento. E’ una Roma oscura e conturbante quella che ritroviamo sin dalle prime pagine del romanzo, mentre la Torino del 1978 racconta una stagione dolorosa della nostra storia recente, un sogno rivoluzionario, ma anche una delle pagine più nere, quella del terrorismo. E’ allora che Helen, Federico e Giacomo si conoscono. Occasioni di mortepotrebbe sembrare solo un romanzo politico; in realtà la narrazione scorre tra un passato di contestazioni rivoluzionarie e un presente di disillusioni, in cui s’intrecciano amicizia, tradimenti e voglia di rivalsa.
Charles Lambert, in uno stile impeccabile e rigoroso, ci fa conoscere da subito l’interiorita’ dei suoi personaggi sui quali, tuttavia, resta sempre un’aura di mistero, uno spazio inaccessibile. Il senso di colpa per aver trascorso gli ultimi istanti di vita di suo marito insieme all’amante è troppo forte, Helen non se lo perdonerà mai. In un crescendo di sospetti, depistaggi e colpi di scena, la donna tenta di risolvere il giallo dell’omicidio di Federico e capisce che ha un solo modo per arrivare a scoprire la verità: scavare nel passato. Si intrufola furtivamente in casa dei suoceri, fruga tra i documenti dell’uomo alla ricerca di un indizio, anche minimo, che possa condurre alla verità. “Quanti sono i segreti?, si chiede Helen, inorridita” (pag.200). Scopre qualcosa di strano: un importante documento sul suo computer è stato modificato quindici minuti dopo la sua morte, così Helen decide di far luce sulla questione.
Il romanzo riflette sull’amore e su come vediamo le persone di cui ci innamoriamo. In Helen il rimorso e la vergogna per la relazione extraconiugale di così lunga data si fanno sentire solo ora. La narrazione porta la protagonista, ed anche il lettore, a chiedersi se conosciamo a fondo le persone che abbiamo vicino e a metterle in discussione. Helen ha sempre pensato di conoscere bene l’uomo che le viveva accanto, mai avrebbe immaginato che Federico potesse nascondere dei segreti. E lui di segreti ne aveva davvero tanti. Così il più grande dolore di Helen sarà lo scoprire amaramente di aver avuto accanto per lunghi anni un perfetto estraneo.
E’ un racconto sentito e spietato sul passaggio dalle lotte rivoluzionarie giovanili alla vita alto borghese conquistata nella maturità e racconta gli errori che si commettono quando vita ed ideali entrano in conflitto.
Recensione di Clara Domenino
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