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Descrizione


Cm. 16, pp. 696. Brossura originale decorata. Alcuni segni d'uso esterni, ma complessivamente esemplare in buone condizioni. Si tratta di uno dei classici della pedagogia politica scritto per contribuire alla civilizzazione del popolo della Repubblica Cisalpina. Si sofferma in particolar modo sulla definizione laica di "pulitezza" intesa come ramo della civilizzazione, arte di modellare la persona e le azioni, i sentimenti, i discorsi in modo da rendere gli altri contenti di noi e di loro stessi. E' divisa in tre parti: "Pulitezza dell'uomo privato", "Pulitezza dell'uomo cittadino", "Pulitezza dell'uomo di mondo". E' presente, infine, l'interessante appendice sulla pirateria libraria.
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Dettagli

1827
696 p.
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - In buone condizioni
2560222213988

Conosci l'autore

(Piacenza 1767 - Milano 1829) economista e scrittore politico italiano. Influenzato dal sensismo di Locke e Condillac, sostenitore delle idee della rivoluzione francese, mutò atteggiamento verso la Francia dopo la pace di Campoformio. A Milano fondò con P. Custodi e U. Foscolo il «Monitore italiano» (gennaio-aprile 1798) dalle cui colonne criticò la politica del Direttorio. Condivise l’interesse degli scrittori repubblicani per il teatro come strumento di propaganda e di educazione del popolo, scrivendo la tragedia La Giulia ossia l’interregno della Cisalpina. Nel 1807 divenne direttore dell’ufficio statistico del regno italico. Seguace, in economia, di A. Smith e J.B. Say, auspicò per l’Italia un’industrializzazione di tipo inglese.

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