Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
Nuova Seconda Selva di varia Lettione, che segue Pietro Messia, Divisa in Quattro Parti: nella quale sono gloriosi fatti, detti degni di cognitione. Tratti con brevità dalli più Nobili, & Eccellenti Auttori Antichi, & Moderni. A commune utilità di qu
Disponibilità immediata
650,00 €
650,00 €
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Editoriale Umbra
650,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Editoriale Umbra
650,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


In 8, [mm. 149 x 98], cc. (8) – 198 – (2).In pergamena floscia, staccata; bindelle perdute. Dorso liscio con tassello strappato in carta antica decorata da croci e fiori con antica collocazione, staccata. Nervo inferiore lento con antiche muffe alla parte alta della copertina e dell’ultimo compartimento.Al frontespizio marca tipografica con due cornacchie affrontate su di un’altare, ai lati di uno scettro entro cornice figurata ovale. Al bordo interno motto Concordia res parva crescunt.Capilettera e testatine vegetali all’inizio di ogni parte. Piccola figura di sirena incisa in legno alla fine della lettera di dedica ed altre, piccole, raffiguranti un vaso con anse a mascheroni da cui escono fiori alla fine della tavola iniziale e del testo. Errori di numerazione alle cc. 193, 195, 197.Alla copertina posteriore antica annotazione in inchiostro largamente sbiadita che inizia Dimandai della … Altra lunga in calligrafia antica alla prima delle due carte bianche finali. Esemplare in ottime condizioni, fatto salvo un lavoro di tarlo al quinterno iniziale, che tocca in parte il capilettera iniziale ed altro più piccoli vicini alla cucitura, così come altri, sempre vicino alla cucitura interessano le ultime due carte bianche, per il resto ottimo esemplare con una piccola mancanza all’angolo inferiore di c. 22, ed un piccolo strappo al margine inferiore bianco di c. 117.Aloni lungo i margini del frontespizio che scompaiono dopo poche carte.L’autore, il cui nome si ricava dalla lettera di dedica che il Cornetti indirizza a Bernardo Giustiniano, Cavalier di Malta, fu sacerdote, scrittore ed anche tipografo ed editore. Ebbe il suo floruit fra il 1536 ed il 1560, come editore operò anche a Roma, sia da solo che insieme ai fratelli Domenico e Luigi, ma anche insieme ad altri. Tra le “cose da sapere” e le curiosità che vengono illustrate, l’ inventione della stampa dove si racconta anche la sua diffusione in Italia: “ Il Stampare de’Libri adnque fu ritrovato in Moguntia, Città di Germania l’anno 1442 da Giovanni Cuthembergo Todesco, & Cavallieri, & ivi primieramente questa arte celeberrima cominciò ad essercitare, havendo ancho ritrovato l’inchiostro, il quale insino a questo tempo usano gli Stampatori. L’anno poi 1458 Corrado pure Todesco la portò primieramente in Italia, & stampò in Roma, nelle case de’Massimi, & il primo Libro che stampasse fu Agostinodella Città di Iddio et io ne viddi uno in Roma nella Libraria del Reverendisimo Vescovo di Sarno …. Nicolo Giensone Francese poi al tempo del Doge Barbarigo Messer Agostino, in Venetia la illustrò …come fu Aldo Manutio in Venetia, il quale ristaurò la lingua Latina. Francesco Priscianese in Roma. Et hora vive Paulo Manutio, il quale di gran lunga ha superato il padre, & egi ha un figliuolo giovanetto addimandato Aldo, il quale insino ad hora contende con lui di dottrina”.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - In buone condizioni
2560827328384

Conosci l'autore

(Siena 1660 - Roma 1722) commediografo italiano. Riprese i modi della commedia francese, risolvendoli in un umorismo un po’ superficiale; le sue opere più note sono Il don Pilone (1711), adattamento del Tartuffe di Molière, e La sorellina di don Pilone (1719). In fatto di lingua assunse posizioni polemiche contro il fiorentinismo della Crusca, sostenendo le ragioni del senese (Vocabolario cateriniano, 1707).

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore