Un'interpretazione spregiudicata, che non risparmia né sinistra né destra e porge una chiave preziosa per la comprensione (e forse il superamento) dei tragici eventi di oggi.
"Non limitatevi a rispettare gli altri: offritegli una lotta comune, perché oggi i nostri problemi sono comuni; proponete un progetto universale positivo che sia condiviso da tutti i partecipanti, e combattete per realizzarlo."
«Pochi pensatori illustrano le contraddizioni del capitalismo contemporaneo meglio di Slavoj Žižek... uno degli intellettuali più conosciuti al mondo.» – New York Review of Books
«Žižek è come Socrate sotto steroidi... un'intelligenza che toglie il fiato.» – Terry Eagleton
«L'icona punk della filosofia europea, che riempie auditori in tutto il mondo.» – New Statesman
Alle porte del nostro castello di declinante benessere bussano le miserie del mondo; i suoi conflitti esplodono nelle nostre città. Come leggere questa nuova emergenza continua, il Nuovo Disordine Mondiale? Slavoj Zizek scandaglia qui con il suo stile spietato e diretto i vari fronti che si contrappongono a livello globale: da un lato i conservatori anti-immigrati, dall'altro l'ISIS e la sua barbarie, e nel bel mezzo i progressisti che si fanno promotori del peggio del politicamente corretto e di irrealistiche soluzioni di spalancamento dei confini. Denunciando parecchi tabù della sinistra, Zizek inserisce le questioni dei rifugiati e del terrorismo in un più ampio quadro, collegandole alle responsabilità militari ed economiche dell'Occidente, alle nuove schiavitù e alle nuove apartheid necessarie all'odierno capitalismo globale, ai fanatismi interni ed esterni all'Occidente. Se c'è una soluzione a tutto questo, che - avverte Zizek - può sembrare utopica ma è l'unica realistica, è connettere i vari antagonismi interni al sistema capitalistico, matrice responsabile degli attuali conflitti su scala globale, e dare l'avvio a una nuova, rivoluzionaria lotta di classe.)
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