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Non avevo ancora letto nulla di Kojève. Le sue lezioni sulla Fenomenologia dello spirito di Hegel richiedono una conoscenza di Hegel che ancora non possiedo. Così, mi sono lasciato coinvolgere da questo libro, dove sono pubblicati alcuni dei moltissimi inediti di Kojève. E ho iniziato a conoscere questo filosofo straordinario. Una intelligenza affilata, in queste poche pagine schematizza un nuovo modo di guardare alla politica e alla società. Una analisi fenomenologica, metafisica e ontologica del concetto di Autorità. Purtroppo molte parti sono lasciate allo stato di abbozzo, ma la potenza dei concetti e la sublime chiarezza delle vette regalano quanto di più prezioso un libro possa donare: uno strumento per leggere il mondo e incidere su di esso, maturando spiritualmente. Ottima e utile la postfazione del curatore. Ora mi toccherà svenarmi per acquistare tutto ciò che si trova di Kojève in italiano.
E' uno schizzo sintetico, ma condotto con il rigore e la genialità propri del filosofo che negli anni '30 a Parigi aveva incantato una generazione intellettuale con le sue celebri lezioni sulla Fenomenologia dello spirito di Hegel. Il tema mi sembra di particolare attualità, vivendo noi in una fase di crisi e di tramonto di varie forme di Autorità. Kojève definisce, in termini fenomenologici e metafisici, quattro tipi "semplici, puri o elementari" di Autorità: l'Autorità del Padre sul Figlio, legata alla Tradizione, l'Autorità del Signore, fondata sul rischio della propria vita nel Presente, che assoggetta il Servo, l'Autorità del Capo sulla Banda, legata alla capacità di progetto e di Futuro, l'Autorità del Giudice, più svincolata dal Tempo e in un certo senso legata all'Eternità. Tralascio tutte le considerazioni che legano questa "fenomenologia" dell'Autorità a altrettante teorie filosofiche, nell'ordine: la teologia scolastica, la teoria Servo/Padrone di Hegel, le teorie sull'Autorità di Aristotele e di Platone. A partire da una definizione di Autorità che ne sottolinea l'origine relazionale e sociale ("perché vi sia Autorità bisogna essere almeno in due"), e il fatto che l'azione che l'Autorità produce non ha bisogno della forza. Interessanti le osservazioni politiche sul gioco combinatorio tra i quattro "tipi" di autorità e la dottrina costituzionale moderna della "divisione dei poteri". L'architettura di Montesquieu, Legislativo (il Capo), Esecutivo (il Signore), Giudiziario (il Giudice), sembra aver rimosso, più o meno consapevolmente, l'Autorità del Padre. E' figlia di un'epoca rivoluzionaria, che nega la Tradizione e
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