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La notte sarà calma
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La notte sarà calma - Romain Gary - copertina
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notte sarà calma

Descrizione


"In russo gari significa "brucia!"... Un comando al quale non mi sono mai sottratto, nella mia opera come nella vita. Voglio dunque fare qui la parte del fuoco perché, come si suol dire, in queste pagine il mio "io" vada in fiamme, bruci". Con questo intento si apre il racconto della vita di Romain Gary, ebreo lituano naturalizzato francese a vent'anni, eroe di guerra, diplomatico, scrittore e, infine, suicida con un colpo di pistola alla testa, sparato non prima di aver indossato una vestaglia rossa, acquistata qualche ora prima in place Vendôme per non far notare troppo il sangue. Apparso per la prima volta nel 1974 sotto forma di intervista fittizia, della quale Gary scrisse sia le domande sia le risposte, utilizzando come prestanome per le prime l'amico d'infanzia e giornalista svizzero François Bondy, La notte sarà calma è, in effetti, un libro attorno all'impossibilità stessa dell'identità. "Io è un altro", l'affermazione di Rimbaud, sembra davvero il fil rouge dell'esistenza di Romain Gary, il motto che lo guida nella scelta degli pseudonimi - Fosco Sinibaldi, Shatan Bogat e soprattutto Emile Ajar, lo pseudonimo col quale scrisse La vita davanti a sé e beffò i giudici del Premio Concourt vincendolo per la seconda volta - e nelle molteplici vite vissute o, meglio, nelle diverse maschere indossate: aviatore, diplomatico, uomo di mondo, cineasta, seduttore, scrittore.
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Dettagli

2011
5 maggio 2011
264 p., Brossura
9788854503656

Valutazioni e recensioni

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                 Marco Romizi
Recensioni: 2/5

E' scandaloso: si è intromessa una pubblicità, per fortuna posso scrivere lo stesso. Forse, rispetto a questo libro, sono un po' diffidente: sicuramente Gary è un uomo che ha vissuto molti aspetti della vita, molti ruoli differenti, però mi è sembrato un po' egocentrico, con un misto di idee che si possono collocare a sinistra, altre a destra, troppo sicuro della sua verità. Penso che essere sicuri di una verità ostacola la possibilità di rivedere la propria idea, l'impossibilità di aprirsi ad un confronto. Il mio è un giudizio e in quanto tale soggettivo e condizionato, per esempio, dal mio riserbo, quindi mi dà fastidio questo menzionare mille nomi di persone che ha conosciuto con le quali ha collaborato,o vissuto esperienze di guerra, ecc. Mi stona il fatto che ogni tanto dice, all'ipotetico giornalista, che quanto dice può chiedere conferma al tizio o al caio. Insomma un libro molto diverso dai suoi romanzi, sento che stona, così preferisco continuare a leggere i suoi libri, magari rileggere 'La vita davanti a sé' per esempio, e dimenticare La notte è calma perché a mio avviso non è affatto calma!

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Conosci l'autore

Romain Gary

1914, Vilnius

Romain Gary (Pseudonimo di Romain Kacev) nacque nel 1914. Lituano di nascita, nel 1928 si trasferì a Parigi. A trent'anni, Gary è un eroe di guerra (gli viene conferita la Legion d'honneur) e scrive il suo primo romanzo, Formiche a Stalingrado (1945), ispirato alla resistenza polacca contro i tedeschi, e che Sartre giudica il miglior testo sulla resistenza; comincia a lavorare come diplomatico per la Francia. Nel 1956 vince il Gouncourt con Le radici del cielo, ambientato in Africa, sulla lotta generosa di pochi volonterosi contro la decimazione degli elefanti, cui seguono, tra gli altri: La promessa dell’alba (1959), dedicato alla memoria della madre; Cane bianco (1970), di contenuto antirazzista; La vita davanti a sé (con lo pseudonimo di Émile...

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