Chi di noi, levando gli occhi al cielo, non si è interrogato sull’immensità che ci circonda? Trinh Xuan Thuan, nel corso di una notte di osservazione celeste, ci racconta le scoperte dell’astrofisica, gli enigmi ancora da risolvere e la bellezza del cosmo
I tramonti ci addolciscono il cuore quando siamo tristi o malinconici; la loro bellezza è una sorta di balsamo. Mentre mi accingo a entrare nell’osservatorio, mi colpisce il tripudio di colori all’orizzonte, un misto di giallo, roso e arancione che illumina il cielo poco prima che la nostra stella sparisca sotto la coltre di nubi e il paesaggio si immerga nella notte
Una notte nell'oceano Pacifico, l'infinito a portata di mano. Dal crepuscolo all'alba, l'astrofisico Trihn Xuan Thuan esplora il cosmo e lo interroga. Dall'osservatorio di Manua Kea, a 4000 metri d'altitudine, scruta lontano, analizza le galassie, risale miliardi di anni per trovare l'origine dell'universo, sonda l'enigma della materia nera. La lingua è personale, il racconto coinvolgente. Guardare e capire ma anche meravigliarsi, raccontare la bellezza del mondo e la sua fragilità. E ricordare, con l'aiuto di artisti e poeti, che la notte è anche il tempo della paura, del sogno, dell'amore. Un libro per guardare le stelle e i loro misteri.)
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