I nostri cuori chimici
di Krystal Sutherland
«Di solito sapevo riconoscere e dare un nome alle mie emozioni. Ma questa volta era qualcosa di nuovo. Un sentimento enorme, grande come una galassia, così ampio e intricato che la mia povera testolina non riusciva a comprenderlo. Come quando senti che la Via Lattea è composta di quattrocento miliardi di stelle e pensi: "Oh, è piuttosto grande" ma il tuo minuscolo cervello umano non sarà mai in grado di comprendere quanto sia gigantesca, perché noi siamo troppo piccoli. Era così che mi sentivo.
«Non fare l'idiota, Henry» dissi. «Non innamorarti di questa ragazza.»
Quando arrivai a casa accesi il computer e scrissi: «Non ho mai avuto una ragazza perché non ho mai incontrato qualcuno che volessi in quel modo nella mia vita. Tranne te. Per te potrei fare un'eccezione.»
Henry Page ha 17 anni e non si è mai innamorato. Paradossalmente, la colpa è del suo inguaribile romanticismo: Henry è da sempre così aggrappato al sogno del Grande Amore da non aver lasciato spazio alle cotte che da anni elettrizzano le vite dei suoi amici. Non è una scena da film nemmeno il primo incontro con Grace Town: Grace cammina con il bastone, porta vestiti da ragazzo troppo grandi per lei, ha sempre lo sguardo basso. Complice il giornale della scuola, Henry se la ritrova vicina di scrivania, e presto precipita nella rete gravitazionale di Grace, che più conosce, e più diventa un mistero. Grace ha ovviamente qualcosa di spezzato e questo non fa che attirare Henry, convinto di poterle ridonare quel sorriso che fino a pochi mesi prima la accompagnava ovunque. Ma forse il Grande Amore è più amaro di quanto i romantici credano. Età di lettura: da 10 anni.)
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