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I nostri atti ci seguono
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I nostri atti ci seguono
Libri
Tutti i formati ed edizioni
tascabile
Anno edizione: 2009
9,50 €
EPUB2 con Adobe DRM
Anno edizione: 2012
5,99 €
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nostri atti ci seguono
Uscito nel 1927, l'ultimo libro di Bourget può essere considerato il suo testamento letterario. Nella vicenda del giovane Patrick è facile riconoscere elementi della vita dello scrittore: dall'esperienza rivoluzionaria della Comune parigina alla riscoperta tardiva della fede cattolica abiurata in gioventù. Un romanzo storico, di formazione, di vasto respiro: chiama a essere protagoniste di questa storia questioni di rilevanza universale di ordine storico, scientifico, sociale, politico, morale. Il dramma interiore e la complessa costruzione psicologica dei personaggi danno vita non solo a un'intensa storia d'amore, ma anche a un epico scontro di idee. E, al centro di tutto, una tematica ricorrente nelle riflessioni di Bourget: la responsabilità umana. Perché un atto, una volta compiuto, ci segue insieme a tutte le conseguenze, note o ignote, che ha provocato: non è possibile sfuggire al proprio passato, ma si è sempre in tempo per scegliere il bene. (Introduzione di Davide Rondoni)
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Autore:
Editore:
Collana:
Edizione:
3
Anno edizione:
2009
Formato:
Tascabile
In commercio dal:
25 novembre 2009
Pagine:
353 p., Brossura
EAN:
9788817037204
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B.B.
13 giugno 2022
Un romanzo che affronta problemi eterni e su cui l'uomo si è sempre interrogato.
Se siete interessati al tema dello scontro tra coscienza umana ed istinto bestiale di sopravvivenza, a quello della colpa e della sua espiazione, a quello delle connessioni intergenerazionali, della "solidarietà del sangue" e della ripercussione dei nostri atti sulle generazioni che ci seguono, allora questo libro fa per voi. E' un romanzo molto particolare, che si discosta nettamente dalle correnti imperanti del naturalismo e del razionalismo, intriso di psicologia, di interesse per le neuroscienze e la sociologia - basti rilevare i numerosi riferimenti a personaggi come William James, Spencer, Du Bois, Jouffroy, Broca, Dupré, ecc.-, ma è senza dubbio inquadrabile anche tra i romanzi storici: all'inizio si fa riferimento ad un preciso periodo storico, quello della Comune di Parigi (1871) e vi sono molti accenni al Secondo Impero francese (1852-1870), alla Terza Repubblica e alla Guerra Franco-Prussiana (1870-1871). Inoltre, sono molti i personaggi storici realmente esistiti e citati dall'autore: Jules Vallès (1832-1885), uno dei protagonisti della Comune di Parigi; lo stesso Lenin (1870-1924); Georges Sorel (1847-1922); Danton (1759-1794) e molti altri. Ma resta soprattutto un romanzo che si fa portavoce di una tesi morale e religiosa e ciò ne ha probabilmente determinato, almeno in parte, la sua marginalizzazione da parte della cultura dominante. "I nostri atti ci seguono" è infatti una palese critica al marxismo, al comunismo ed alla Rivoluzione del 1908, che nel romanzo doveva ancora verificarsi, ma che al momento in cui venne pubblicato (1927), in realtà, era già avvenuta. Paul Bourget non ha il posto che merita nella letteratura francese, forse perché, convertitosi nel 1901 al cattolicesimo, si accostò al tradizionalismo, tanto da diventarne uno degli esponenti letterari più importanti.
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GD
25 febbraio 2017
E' una storia interessante per le sue premesse, partendo dal titolo che - da solo - inquadra tutta la faccenda. Due sono le direttrici per così dire morali: la necessità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e la possibilità di emendare gli errori commessi, anche quelli dei propri padri. Poi, però, la storia scade un po' nel genere sentimentale, si consuma in una volontà paradigmatica che ne svilisce le premesse. Ma ciò non toglie che resta difficile comprendere perché Paul Bourget non abbia il posto che merita nella letteratura francese.
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