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Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d'amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un'utopia a rovescio che non vorremmo mai vedere rea-lizzata. È uno di quei rari libri che agiscono sul lettore come lenti d'ingrandimento: facendogli percepire in modo dolorosamente intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita.
«Un romanzo meraviglioso, il migliore che Ishiguro abbia scritto dai tempi del sublime "Quel che resta del giorno"» – The Washington Post
Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla piú tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall'intimità piú calda al distacco piú violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole «donatore» e «assistente»? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono cosí importanti?
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
la prima volta che ho letto questo libro non mi era piaciuto. L'ho letto una seconda volta forse con un pò più di attenzione, ed effettivamente ha un suo perchè......è un libro particolare che può non piacere a tutti....in definitiva mi è piaciuto.
"Non lasciarmi" rappresenta in un certo senso lo spartiacque tra il primo Ishiguro e il secondo, quello che nei primi anni duemila si è spostato verso la letteratura di genere (distopica, fantasy e scifi) per raccontare il nostro mondo. Ad un pubblico/lettore ormai forgiato da questo di distopie - attraverso una prolifica produzione seriale e cinematografica - la cornice del romanzo può sembrare un po' datata, stantia e semplice. Ma non è quello che interessa all'autore, che indaga invece l'animo umano, il suo vero campo d'indagine. Non lasciarmi è un romanzo che si evolve in crescendo, arrivando solo verso la fine al suo massimo e quindi una lettura che potrebbe scoraggiare molti di coloro che ci si approcciano. Tuttavia arrivare alla fine vuol dire essere ricompensati da un romanzo che ha ancora molto da dire
Esiste, in Inghilterra, un collegio che si chiama Hailsham, lo stesso nome di una cittadina inglese, che accoglie dei ragazzi e delle ragazze, fin da quando sono bambini e senza genitori. Questi vengono educati a diventare "assistenti" e,poi, "donatori". In questo collegio nasce un legame di amicizia molto forte, che durerà per tutta la vita, tra tre bambini: Kathy, Tommy e Ruth. Seguiremo le loro vicende, raccontate da Kathy, fin all'età adulta. Il racconto all'inizio si dipana molto lentamente, poi il suo corso accelera nella parte finale, dove si chiarisce il senso di "assistente" e di "donatore". A questo romanzo ho associato il "Racconto dell'ancella" della Atwood e "Il mondo nuovo" di Huxley..
Recensioni
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Un romanzo sull'essere umano, sull'ingegneria genetica, sui cloni, ambientato nell'Inghilterra degli anni '90. Una storia che si lascia scoprire a poco a poco, che svela le sue carte come se fosse un mistery, a partire dall'io narrante di Kathy H., trentuno anni, che rivela attraverso i suoi ricordi una realtà parallela, un "mondo nuovo" di ragazzi e ragazze creati e cresciuti nell'esclusiva scuola di Hailsham, college inglese di ottimo livello immerso nel cuore verde di un'Inghilterra civile e fredda, dove si insegna soprattutto l'espressione della creatività individuale.
Al centro dei ricordi di Kathy vi è la splendida relazione di amicizia e amore tra Kathy stessa, la sua intelligente amica Ruth, e Tommy, il ragazzo collerico, sportivo e imbranato che entrambe amano. Non hanno genitori, ma non sono nemmeno orfani. La loro vita scorre nel tedio del collegio, tra alleanze, bisticci e tradimenti, con una vaga sensazione di minaccia che incombe sui tre giovani anche per il fatto che gli insegnanti continuano a dire loro che sono speciali. Una delle responsabili della scuola, che i bambini chiamano Madame, si comporta in modo strano con i piccoli, sembra quasi averne paura, "come si ha paura dei ragni" pensa Kathy. I bambini fanno domande ai tutori sul loro futuro, sul perché i loro disegni e le loro poesie vengano requisiti e messi in un luogo misterioso, ma ottengono sempre risposte evasive e reazioni eccessive ai loro dubbi. Si sente questa tensione tra le righe, sotto la calma apparente dei ricordi di gioventù, finché si arriva alla scoperta. I tre sono cavie di un processo scientifico inquietante che prevede per loro un futuro già programmato da "donatori" di organi a partire dai sedici anni o da "assistenti" di sostegno ai donatori, come nel caso di Kathy, la protagonista narrante. Ad Hailsham seguirà il periodo nei Cottages, l'adolescenza, i veterani che poi se ne vanno e non tornano più, la ricerca della propria copia ("i possibili") su cui i giovani erano stati modellati, le prime esperienze sessuali, e un ciclo di vita crudele che incombe con le sue tappe e nega ogni sogno per il futuro.
Una storia sospesa a metà tra la fantascienza e l'incubo postmoderno, intrisa di una smisurata tristezza per le sorti di questi tre bambini, poi ragazzi e giovani adulti che crescono credendo nel potere dell'amore e dell'amicizia di cambiare, comunque, ogni cosa, compreso il loro destino di vittime predestinate. Con Non lasciarmi Kazuo Ihiguro, come accadeva anche in Quel che resta del giorno, utilizza una vicenda ordinaria per trasportarci in un mondo straordinario e parallelo dove narra di persone "diverse" per parlare in realtà della nostra vita: noi come loro, inquieti, angosciati, eppure pieni di speranza.
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