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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2018
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Terzo capitolo delle avventure della cinica ma brillante ghostwriter Vani Sarca. Anche questo libro mi ha tenuta incollata alle pagine e mi ha fatto fare qualche risata; però ha le sue pecche, prima fra tutti il tira e molla infinito tra Vani e il commissario Berganza, e poi il troppo rimarcare quanto Vani sia il manifesto della disadattata sociale quando invece è evidente che non è proprio così. Voglio dire, ha intorno un sacco di gente che stravede per lei e/o fa affidamento su di lei (il commissario, il suo capo Enrico, la vicina Morgana), e anche ai tempi della scuola non se la passava affatto male (addirittura stava insieme al ragazzo più popolare del liceo! Altro che disadattata!) Incongruenze a parte, il libro è scorrevole e godibile come i due precedenti, e invoglia il lettore a scoprire come proseguiranno le vicende di Vani.
Anche questo terzo libro con protagonista Vani Sarca è bellissimo. La scrittrice mescola sapientemente i toni del giallo e del rosa, l'umorismo e la suspense. La scrittura è come un fuoco d'artificio, molto divertita e divertente. La lettura è veramente uno spasso. Non vedo l'ora di leggere il prossimo libro della serie.
In questo terzo capitolo, abbiamo l'occasione di incontrare Vani ai tempi della scuola e di conoscere un altro aspetto della sua personalità. Mentre il commissario Berganza la tiene a distanza, Vani trova il modo di essere di supporto e di crescere, questa volta un po' più del solito. Come al solito Alice Basso sa dosare bene ironia e suspence, coinvolgendo il lettore e regalando sonore risate, ma al tempo stesso dispensando perle di cultura.
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