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«La nostalgia di Bugaro ha più la parvenza di un lucore sulle cose del tempo passato, soprattutto sui luoghi. C'è un'attenzione maniacale dello scrittore nel descrivere la luce che tocca i luoghi, che illumina le strade, le piazze e le persone» - Demetrio Paolin, La Lettura
Un pomeriggio d'estate, un gruppo di amici quindicenni si dà appuntamento nel solito luogo di ritrovo, una piazza nel centro di Padova. È la metà degli anni Settanta, la stagione dei cortei e delle occupazioni, degli scontri fra manifestanti e polizia; i giovani protagonisti, però, non fanno politica, né sono interessati alle ideologie che infiammano il periodo. Si muovono in Vespa da un punto all'altro della città, in mezzo a una folla di ragazzi in perenne movimento, animati soltanto dalla voglia di andare, di incontrarsi. Nel corso della giornata uno di loro, Nick The Best One, viene presentato a una ragazza, la Canova, e tra i due scatta un autentico colpo di fulmine. Un altro, Tod, litiga con un coetaneo e dà il via a una violenta scazzottata. Un altro ancora, GMT, spera di rivedere l'ex fidanzatina, che la famiglia ha allontanato dalla città dopo un grave incidente stradale da lui causato. L'ultimo del gruppo, il vecchio Andrea, si esibisce in lunghe impennate con la Vespa per far colpo sugli amici. Quel pomeriggio, come un lampo di luce intensa, è destinato a restare nella memoria dei protagonisti: li terrà segretamente uniti nel corso del tempo, nonostante i silenzi e le distanze che, inevitabilmente, si frapporranno alle loro esistenze. Tra crisi familiari e riavvicinamenti, cadute nel crimine e nella tossicodipendenza, sogni realizzati e desideri delusi, il romanzo di Romolo Bugaro segue il percorso del gruppo anche nei decenni successivi, intrecciando i destini personali alle trasformazioni del paese. In tutti i protagonisti, rimarrà vivo il ricordo della musica e delle voci di quel pomeriggio ormai lontano nel tempo, pieno di sole e gente in movimento: quella giornata resterà il centro nascosto, il fondamento segreto delle loro vite.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Proprio così! Per un padovano come il sottoscritto, anche se di un'altra generazione (un pò successiva), leggere questo romanzo è come "scendere" in centro (città) e vivere quei giorni, quella gioventù, i loro sogni e le loro disperazioni. Un romanzo che da padovano scorre velocissimo, più per le citazioni "geografiche" che per la storia, che risulta semplice e non particolarmente coinvolgente. Leggerò altro di questo autore, non mi fermerò al mio primo titolo.
Non un capolavoro, ma più che leggibile. Il racconto della vita dei componenti di una delle classiche comitive di adolescenti, tutte motorini e piazza, come ce n’erano tante in tutte le città d’Italia alla fine anni’70-inizio anni ’80. C’è chi corre verso la distruzione, chi la attraversa salvandosi, chi sfonda e chi vivacchia. Vita vissuta, nostalgia e riflessioni per una generazione.
Sono rimasta un po' delusa da questo ultimo romanzo di Bugaro. Non ho nemmeno terminato di leggerlo.
Recensioni
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