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Anno edizione: 2024
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- Scoprire la profondità della tristezza di un figlio, a neanche sedici anni, è come trovare qualcosa in un posto in cui non te lo saresti mai aspettato. In cui proprio non dovrebbe esserci. - Che vuoi dire? - Tipo, non so. Come trovare la neve in fondo al mare.
Matteo Bussola racconta un nodo del nostro tempo: la fragilità adolescenziale. Scrive una storia toccante, piena di grazia, sul tradimento che implica diventare sé stessi. E ci mostra, con onestà e delicatezza, quel che si prova davanti al dolore di un figlio, ma anche la luce dell’essere genitori, che pure nel buio continua a brillare. Perché è difficile accogliere la verità di chi amiamo, soprattutto se lo abbiamo messo al mondo. Ma l’amore porta sempre con sé una rinascita.
Un padre e un figlio, dentro una stanza. L’uno di fronte all’altro, come mai sono stati. Ciascuno lo specchio dell’altro. Loro due, insieme, in un reparto di neuropsichiatria infantile. Ci sono altri genitori, in quel reparto, altri figli. Adolescenti che rifiutano il cibo o che si fanno del male, che vivono l’estenuante fatica di crescere, dentro famiglie incapaci di dare un nome al loro tormento. E madri e padri spaesati, che condividono la stessa ferita, l’intollerabile sensazione di non essere più all’altezza del proprio compito. Con la voce calda, intima, di un padre smarrito, Matteo Bussola fotografa l’istante spaventoso in cui genitori e figli smettono di riconoscersi, e parlarsi diventa impossibile. Attraverso un pugno di personaggi strazianti e bellissimi, ci ricorda che ogni essere umano è un mistero, anche quando siamo noi ad averlo generato.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Una nuvola delicata, pur svolgendosi in un reparto di neuropsichiatria infantile. L'autore sa toccare le fragilità dei protagonisti, che sono anche le nostre, in modo profondo e soffice insieme. Anche questo libro, pur nella sua brevità, strappa momenti di commozione. Consigliato
Ho letto questo libro in poco più di un giorno. Non posso che confermare le impressioni di chi ha già recensito questo libro: Matteo Bussola scrive molto bene, nulla da eccepire Non riesco a dare la quinta stella in quanto, al termine della lettura, mi è rimasta una generale impressione di "ripetizione" di altri romanzi dello stesso autore.
Il Libro è una raccolta di racconti a metà fra mito e realtà, ambientati nelle montagne del Friuli. Lo stile di scrittura evocativo e poetico, descrive con sensibilità il mondo montano, fatto di semplicità e leggende. Le varie storie sono pervase da un senso di malinconia e bellezza, focalizzandosi sul tema dell'impermanenza e della memoria. Attraverso lo stile suggestivo di Corona ci si immedesima subito nell'universo da lui qui costruito in un perfetto equilibrio fra realtà e fantasia.
Recensioni
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