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Anno edizione: 2019
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In un nuovo dialogo fra ricerca pura e cura terapeutica, fra scienza e tecnologia, le neuroscienze cognitive ci avvicinano alla comprensione del cervello, della coscienza e dei problemi legati a malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer, prospettando un futuro in cui sarà possibile comunicare da mente a mente.
«Avvincenti e edificanti, le testimonianze di coloro che hanno fatto ritorno dalla zona grigria evocano con formidabile potenza i misteri della coscienza e dell'identità» - The New Yorker
"Avevamo la sensazione... di essere come astronomi che, andando alla ricerca della vita extraterrestre, avevano inviato un segnale nelle profondità dello spazio cosmico. Con la differenza che noi avevamo inviato un segnale nelle profondità dello spazio interiore. E il segnale era tornato indietro"
Quando, nel 2011, viene sottoposto a risonanza magnetica funzionale presso il Brain and Mind Institute della Western University, in Ontario, Scott è ritenuto privo di coscienza da ormai dodici anni. Un terribile incidente d'auto lo ha ridotto in stato vegetativo, e nessuno, a parte i suoi genitori, lo considera cosciente. Eppure, nel momento in cui il neuroscienziato Adrian Owen gli chiede di immaginare di giocare a tennis o di muoversi nella sua casa, il suo cervello esplode in una miriade di colori, dimostrando così di essere vigile. Scott è uno fra i pazienti con gravi lesioni al cervello, vittime di traumi o malattie, con i quali Owen è riuscito a stabilire un contatto e che, in alcuni casi, sono usciti dalla cosiddetta «zona grigia», tra la piena consapevolezza e la morte cerebrale. Collaborando con team di ricerca in Inghilterra e in Canada, negli ultimi vent'anni lo scienziato ha trasformato un'idea vaga, un'intuizione, nel fulcro di una tecnica di valutazione cognitiva che punta a svelare la struttura stessa della nostra coscienza. Utilizzando tecnologie di monitoraggio e scanning cerebrale e gli approcci della neuropsicologia, Owen ha messo a punto una serie di esperimenti per mappare l'attività del cervello di pazienti non fisicamente responsivi, in cerca di segni certi della loro consapevolezza. Nella zona grigia è l'avvincente e intenso racconto di questa avventura, un percorso in cui esperienza professionale e storia personale si intrecciano in maniera sorprendente, portando lo scienziato a misurarsi con il caso e la fortuna, i limiti di strutture e finanziamenti, l'attenzione dei media, lo scetticismo dei colleghi, le speranze e le sofferenze dei familiari dei pazienti e, soprattutto, l'irriducibile unicità di ogni singolo caso, di ogni persona. Da una posizione dichiaratamente atea, Owen affronta questioni cruciali sul significato dell'essere umano, sollevando interrogativi che riguardano tutti noi e coinvolgono il diritto, la filosofia, l'etica e la religione. Cosa significa «stato vegetativo»? Perché si entra nella «zona grigia»? A quale livello di funzionamento cerebrale si è coscienti? Cosa desidera chi resta intrappolato nel proprio corpo: vivere o morire? Chi ha diritto di decidere di «staccare la spina»? E perché solo alcuni ritornano dal «regno dei morti»? In un nuovo dialogo fra ricerca pura e cura terapeutica, fra scienza e tecnologia, le neuroscienze cognitive ci avvicinano alla comprensione del cervello, della coscienza e dei problemi legati a malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer, prospettando un futuro in cui sarà possibile comunicare da mente a mente.
Indice
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Non semplice divulgazione scientifica ma storia appassionante, più avvincente di un thriller, raccontata in prima persona dal ricercatore che ha dedicato 20 anni della sua ricerca sulla coscienza nello “stato vegetativo”. Indipendentemente dai risultati veramente strabilianti, il racconto ci permette di riflettere sulla natura della coscienza, sul fine vita e su tutti i temi sui quali si discute con grande passione. Apprezzabile la sincerità dell’autore che come ateo esclude l’intervento nella discussione di implicazioni metafisiche o religiose. Un testo molto stimolante e molto interessante che disvela le conquiste della tecnologia che portano inevitabilmente a nuove visioni filosofiche ed esistenziali dell’umanità’.
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