L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Domenico Pisana, teologo, docente, ora in pensione, è molto preoccupato per le sorti dell'Italia: Una volta popolo,/ poi popolino, ora populismo, si attende qualcuno/che faccia piazza pulita; forse il tempo/ vedrà populocrati suonare la cetra fra i banchi/dei Palazzi e dipingere il quadro del paese. La penisola è un languido greto nella notte /che dorme, il teatro e la simulazione ci stancano. In altri componimenti riprende la tematica verità-finzione su scala prettamente nazionale, leggiamo infatti bandiera tricolore divenuta cenere di verità tradite, oppure erompe dai lembi dell’anima il grido su menzogne/ di parole affluenti alle alte guglie/ dei palazzi. Ma Egli sa bene che questo non è un problema solo italiano, bensì di tutta l'umanità perchè Siamo tutti Lazzaro nell’oscurità della tomba/ in attesa che Qualcuno venga/e ci dica: vieni fuori! La luce della verità è la mano salvifica che fa alzare Lazzaro, l'oscurità è la menzogna. Se fossi angelo/ succhierei il veleno di lingue menzognere scrive il poeta. Lo tormenta la mistificazione delle parole: figure e figuranti che da mattino a sera/ stuprano le sue(mie) orecchie e scopo della poesia oggipuò essere purificare la parola, fare luce sulla verità e non cedere alla retorica dei palazzi. Filo conduttore di questo libro è la paura per ciò che è sfuggito al nostro controllo e che potrebbe farci perdere l'autonomia: Dove andiamo? Non so, ma certo l’attesa mi tormenta/in strazi di città visti e consumati/ dietro una siepe di paura o sotto un cielo/ diviso tra una pioggia e il sole./E silenzio e sdegno d’un popolo diviso mi fa eco... Anche le città sono sgomente di paura/ allargano le mani, e ingrossa di dubbi/l’onda le identità tramandate da secoli La pandemia ci ha costretto a un isolamento che ha tirato fuori altre angosce di chi si interroga per vocazione sui destini del mondo, così Egli scrive: È scatola di sassi questo tempo dell’angelo nero, spelonca di corpi senz’anima....
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore