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Premetto che non ci si può aspettare una storia realistica da questa grande autrice, bensì, semmai, alcune pennellate acute sulla natura umana e sui rapporti familiari, ed anche sociali; e queste ci sono. La Christie fu un'eccelsa giallista, ma anche una scrittrice vera, e qui gioca fra stereotipi e personaggi molto umani, sia pure a tratti caricaturati, a cominciare da signore e signorine. Nulla dico sul meccanismo giallo, se non che qualcosa si può intuire. Poirot mette insieme l'intuizione psicologica con la capacità di osservazione alla Sherlock Holmes e alla fine i pezzi s'incastrano perfettamente, anche se il finale mi ha un po' deluso. Da ricordare l'ottimo lavoro di chi ha tradotto. Non la Christie più nota, ma tutt'altro che una Christie minore; consigliato a chi penssa che a Natale siamo tutti più buoni ;)
Simeon Lee ha deciso di radunare tutta la sua famiglia per Natale: • il figlio Alfred con la moglie Lydia, abitano già con lui e i domestici della casa • il figlio George con la moglie più giovane di lui, membro del Parlamento e che sa di non poter rifiutare l'invito perché mantenuti dal vecchio. Cosi George pensa subito a risparmiare i soldi, lasciando i domestici liberi per quei giorni • il figlio David con la moglie Hilda, il quale vorrebbe non andare ma si fa coincidere dalla moglie; magari il padre si è pentito... A questa riunione si aggiungono altri tre membri inattesi: il figlio Harry, scomparso anni prima e attualmente creduto morto dai fratelli, Pilar, nipote del vecchio per parte della sua unica figlia defunta, e Stephen Farr, figlio di un ex socio del vecchio signor Lee. Nessuno si aspetta un Natale gioioso tra i figli di Simeon ma quello che nessuno poteva immaginare è che venisse assassinato. Chi è il colpevole? Un altro libro della Christie depennato dalla mia lista e un altro con protagonista Poirot. Sinceramente tra quelli con protagonista Poirot questo è uno di quelli che ho apprezzato maggiormente. I personaggi son ben descritti, vengono presentati cosicché quando arrivano quelli nuovi si sa chi sono e sopratutto ogni personaggio ha le sue caratteristiche precise. Non si rischia la confusione. Ben strutturato, è un giallo che tiene sulla corda fino alla fine e Poirot, beh, dannatamente francese ma anche dannatamente bravo! Inizia a piacermi sempre di più.
A Natale il ricchissimo patriarca Simeon Lee ha voluto riunire nella casa di famiglia i suoi figli con le rispettive consorti. Alfred, il maggiore, è l’unico affezionato al padre, a differenza della moglie Lydia; David detesta il vecchio perché maltrattava la madre, e la moglie Hilda è d’accordo; George ha fatto carriera in politica, e ha sposato Maude, che ha vent’anni meno di lui; Harry è un avventuriero vissuto in Sudafrica; Pilar, spagnola, è la figlia di Jennifer, prematuramente scomparsa. C’è poi un invitato, Stephen Farr, figlio di un ex socio di Simeon, e due domestici, il fedele maggiordomo Tressilian e l’inquietante cameriere Horbury. Non è però l’affetto a riunire la famiglia: Simeon è crudele e senza scrupoli, e i figli dipendono economicamente da lui. E ha deciso di cambiare il suo testamento. La compagnia, riunita dopo cena, sente un urlo terribile provenire dalla stanza dell’anziano, che è chiusa dall’interno. I figli sfondano la porta: ci sono tracce di lotta e Simon giace in una pozza di sangue. Il colonnello Johnson, capo della polizia, l’attendente Sugden e il detective Hercule Poirot conducono le indagini. Agatha Christie riunisce la consueta pletora di personaggi, dal carattere appena accennato, tutti con un ottimo motivo per volere la morte della vittima. E’ il classico caso della camera chiusa. Come sempre, l’omicidio è descritto in poche righe: non è questo che conta, ma le geniali deduzioni di Poirot. I romanzi di Agatha Christie non sono gialli credibili ma puzzle da risolvere per i lettori che desiderano indovinare il colpevole prima della conclusione del libro. Io preferisco lasciarmi condurre dall’autore. I personaggi sono cinici e superficiali: per loro un omicidio è solo una seccatura o un elettrizzante diversivo a una vita noiosa. Dalla Christie si sa sempre cosa aspettarsi: un intrattenimento piacevole e leggero, senza approfondimenti psicologici. Il racconto è molto lento e la conclusione del tutto inattendibile.
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