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Dall'origine della letteratura artistica - da quando cioè artisti, letterati, eruditi iniziarono a scrivere delle arti figurative - emerge con forza un problema: quello di tradurre le immagini in parola. Il problema investe tanto il linguaggio quanto l'interpretazione: richiede, dunque, una riflessione sulle contiguità e sulle distanze tra il linguaggio delle immagini e quello delle parole e su come quest'ultimo non traduca mai in modo neutro il primo, piuttosto veicoli sempre un'interpretazione, una prospettiva conoscitiva radicalmente diverse da quella sottesa alle immagini.Il saggio muove dalla ricostruzione delle prospettive salienti del dibattito teorico sul problema, mettendo a confronto i diversi approcci, da quello iconologico a quello psicoanalitico, da quello semiotico a quello ermeneutico: ne scaturisce un quadro problematico articolato sugli statuti differenti dei due linguaggi (ad esempio, in relazione al problema della temporalità) e su possibili convergenze (ad esempio la possibilità di modi analoghi della retorica, in entrambe le discipline). Ma soprattutto si definisce una costante di grande rilievo teorico: l'applicazione di modelli narrativi alla "lettura del testo figurativo.Vengono così percorsi alcuni momenti esemplari della letteratura artistica, dai testi di Ghiberti a quelli di Leonardo, dagli scritti di Vasari, Lomazzo e Bellori a quelli di Cavalcaselle e Morelli, e via via fino al dannunziano Conti. Nel Novecento il dibattito acquista particolari valenze, poiché si confronta in termini più espliciti con le problematiche delle trasformazioni dei generi artistici e letterari, con le avanguardie, con la tradizione espressionista: da Longhi a Emilio Villa e - con attenzione alle implicazioni letterarie dei testi di grandi lettori della tradizione - da Berenson a Zeri.Il saggio propone un ampio scenario dei modi di scrivere l'arte, sottolineando come la pluralità di tali modi si raccordi alla diversità dei valori che le varie epoche hanno assegnato alle tecniche rappresentative della pittura o a quelle narrative'' della critica.
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