L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
Con nagori in giapponese si indica la fine della stagionalità di un frutto, di un ortaggio, di un dono della natura. Ma nagori assume anche le sfumature della nostalgia per una stagione giunta al termine e che ci lasciamo a malincuore alle spalle. Nagori annuncia una futura assenza: per ritrovare quell'odore, quel sapore, quell'emozione bisognerà aspettare un intero anno, non potendo far altro che conservarne il ricordo nella memoria dei sensi. Partendo da un'affascinante riflessione sul nostro legame con le stagioni e la natura, Ryoko Sekiguchi traccia un percorso incantevole attraverso l'arte, la letteratura, la gastronomia, e lo splendore millenario di saggezza e poesia del Giappone.
«Ryoko Sekiguchi esplora gli echi di una parola che ci invita a ripensare il nostro rapporto con il tempo» – l'Humanité
«"Nagori" è anche ciò che si prova nell'arrivare alla fine di questo libro, che ci fa ritrovare in un vibrante stato di appetito e contemplazione» – Grazia
Hashiri, sakari, nagori: sono questi i tre termini usati in giapponese per descrivere lo stato di stagionalità di un prodotto. Se i primi due sono di immediata comprensione e condivisi da numerose culture – indicano, infatti, rispettivamente il concetto di «primizia» e di «piena stagione» – nagori è un'idea intraducibile, che corrisponde a quella che si potrebbe definire una «retro-stagione». Un frutto di nagori, per esempio, si consuma al termine del suo periodo di maturazione, e si può quindi considerare di fine stagione. Per ritrovarne il sapore, bisognerà rassegnarsi al ciclo delle stagioni e attendere l'anno successivo: nagori allora è la nostalgia della stagione giunta al termine che ci lascia, e che siamo costretti a lasciare. Letteralmente «traccia», «presenza», nagori abbraccia un significato piú ampio. È l'atmosfera di qualcosa che non esiste piú, come quella di una casa che evoca il ricordo di coloro che l'hanno abitata; è ciò che rimane dopo il passaggio di una persona, di un oggetto, di un avvenimento; è il momento del saluto prima di una partenza, o di una separazione definitiva. È da qui, dal concetto di nagori e dalle sue implicazioni nel nostro rapporto con le stagioni, la natura e il tempo che prende le mosse l'affascinante riflessione di Ryoko Sekiguchi: ha ancora senso oggi parlare di «stagioni»? Le suddividiamo, delimitiamo, classifichiamo, desideriamo o trascuriamo continuamente, ma secondo quali criteri? Quante stagioni ci sono davvero in un anno, in una cucina, in una vita? Dal Giappone alla Francia – con un'importante tappa emotiva e culinaria a Roma –, tra memoir e poesia, racconto della natura e food storytelling, Nagori è una piccola guida letteraria alla scoperta di una visione tutta giapponese dell'arte e della gastronomia.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il cuore di questo libro – a metà tra saggistica, gastronomia e narrativa – è già nel titolo: Nagori, termine di cui non abbiamo un equivalente specifico nella lingua italiana. Rimanda al concetto di “presenza”, traendo derivazione da nami-nokori, letteralmente “traccia delle onde”, ovvero l'impronta lieve che i flutti rilasciano ritirandosi dal bagnasciuga. L’autrice si sofferma sull’accezione che la lega alla stagionalità e che, in tal senso, si rifà alla “nostalgia della stagione che ci ha appena lasciato”. Il significato è però molto più ampio, si estende, infatti, a quel che resta (di persone o luoghi, oltre che di oggetti) nonché di persistenza di qualcosa (pensiamo alle poche foglie imbrunite sugli alberi a fine autunno prima che l’inverno ne spogli i rami). Nagori unisce la nostalgia per quel che ci lascia (o che con rammarico lasciamo andare), alla temporalità di quel che si protrae nella stagione che è in procinto di abbandonare, senza possibilità alcuna di modificarne la rotta. Le emozioni si fanno così strada in noi, colpendoci talvolta nel profondo, sedimentandosi e tornando ciclicamente a trovarci.
AVVERTENZA Ho riscritto la mia recensione perchè nella "prima edizione"è uscita con refusi di punteggiatura. Le virgole trasformate in punti fermi. Spero non succeda anche a questa. Ho segnalato a IBS, non ho avuto risposta. Mi scuso con i lettori. Cordialmente Pat --------------------------------------------------------------- Acquistato questo volumetto per il sottotitolo. E anche per il disegno in copertina. Quindi il contenuto una scoperta. Aiuta a pensare a sentimenti provati da sempre, stagione dopo stagione, e anche a quanto sia improprio pensare che la vita umana sia simile all’andamento delle stagioni, dal momento che la nostra esistenza non procede per cicli, ma in senso lineare. Ci sono pagine molto poetiche, altre un pochino troppo minuziose, ad esempio quelle delle descrizioni gastronomiche. Lettura insolita. La consiglio.
Talvolta non ci soffermiamo a pensare che in altri stati, in altri luoghi, le stagioni non siano quattro! Spesso diamo per scontato l’arrivo della primavera come l’anno precedente, ma non è sempre uguale la stagione del nuovo anno! Ho capito inoltre che “frutta di stagione” e “conservazione del cibo” sono concetti legati al tempo storico in cui ci si trova! Mi è piaciuto questo breve libro, è una chicca su diversi concetti giapponesi trasposti nel “nostro mondo”.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore