“Questo disco nasce dalla necessità di affrontare tre compositori cardine della musica classica moderna e contemporanea. In un lasso temporale di circa un secolo, queste tre figure ci permettono di entrare non solo nella loro musica, ma in un loro mondo specifico con propri linguaggi, immagini e atmosfere emotive. Schnittke riprende la lezione dei grandi del passato, ne cita idee ed elementi tematici in un indissolubile legame "omaggio-ossessione", creando un gioco combinatorio che alla fine risulta solo un mezzo compositivo per portarci nel suo universo contorto, distorto, scomposto e ricomposto, dove si affiancano il popolare e ildivino, paure, incubi e redenzione. Stravinskij con brani brevi, dirompenti, fulminei, riesce nell’intento di affrescare un mondo chiaro edevocativo, esplorando in modo innovativo tutte le possibilità tecniche ed espressive del quartetto d’archi. Infine, Adès, talento compositivo dei giorni nostri, ci conduce in un viaggio affascinante, virtuosistico e straordinariamente colorato nel corso di una giornata. Tocchi naturalistici come gocce di rugiada sonocontrobilanciati da un costrutto ipercerebrale e autocosciente. Apogeo del percorso compositivo il finale, intitolato "La venticinquesima ora", dove il tempo si dispiega in un 25/16 senza precedenti, mettendo a dura prova gli esecutori, ma al contempo riuscendo a creare atmosfere siderali e di misericordia, dove il tempo stesso si annulla.Questo disco è un viaggio nel tempo, non solo perché attraversa l’ultimo secolo. E’ un viaggio nel Tempo Ontologico, oscillando tra Κρόνος e καιρός, estricandosi nel suo concetto più puro, dispiegando mondi e linguaggi di tre grandi musicisti che hanno offerto dei capolavori indiscutibili al quartetto d’archi. Dimostrazione perfetta che questa formazione rimane, attraverso i secoli, fonte inesauribile di stimoli compositivi”. - QUARTETTO MIRUS.
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