César Franck (1822-1890): Preludio, corale e fuga; Sonata in la maggiore per violino e pianoforte (trascrizione per pianoforte solo di Alfred Cortot); Preludio, aria e finale.
Michael Korstick esegue César Franck.
L’attrattiva di maggiore interesse di questo nuovo disco solistico dello straordinario pianista tedesco Michael Korstick è costituita dal brillante arrangiamento per pianoforte della grande Sonata in la maggiore per violino e pianoforte di César Franck realizzato da Alfred Cortot. «Devo dire che, senza il continuo apporto dell’arco, quest’opera possiede davvero un grande fascino». Dopo questa frase ai limiti del sarcasmo, Korstick spiega meglio il suo pensiero: «Sono perfettamente consapevole del fatto che sto rendendomi odioso con i violinisti di tutto il mondo, ma sono più che convinto che alcuni passaggi di questa sonata appaiono più belli nella versione per pianoforte solo, al punto che posso spingermi ad affermare che non si sente affatto la mancanza del violino». Si tratta di un punto di vista quanto meno opinabile, soprattutto se si riferisce a questo capolavoro del sensuale repertorio per violino e pianoforte di epoca romantica. «Il fatto è che per le sue composizioni Franck iniziava sempre pensando in termini organistici», prosegue Korstick nel suo ragionamento, «e con la geniale trascrizione di Cortot, nella quale ogni voce viene resa in maniera perfettamente logica, l’architettura polifonica appare perfettamente chiara». Il pubblico che prese parte alla prima esecuzione parigina del 1885 rimase del tutto entusiasta di quest’opera, così come la maggior parte dei pianisti dei giorni nostri. Michael Korstick considera questo brano come «l’opera solistica più importante e cruciale» di César Franck e il celebre studioso del compositore francese Jörg Demus sottolinea il fatto che il Preludio, aria e finale sia una delle poche opere veramente lucide del repertorio tardo romantico, al punto da passare sopra alla sua scrittura tecnicamente molto complessa: «Che importanza possono avere le difficoltà tecniche, quando il contenuto emozionale le compensa in questa maniera così straordinaria?».
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