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Brutto veramente.Io non capisco perché una dovrebbe leggere un libro con un vocabolario accanto!Perché scrivere cosi difficile?Io ho una semplice laurea e penso una intelligenza nella media ma non conosco metà delle parole che scrive!Se uno pubblica un libro e' perché vuole che gli altri lo leggano, se no meglio scrivere per se stessi e basta.Comunque la storia in se non mi e' piaciuta per niente.Ed il mio e' un vero giudizio, non fasullo.
Questo libro ha vinto nel 2008 il Premio Grazia Deledda Sezione Narrativa Giovani con tali motivazioni:“Il mozzateste di Emanuele Cioglia è uno splendido romanzo poliziesco-gotico, imperniato intorno all’incredibile storia di un ex seminarista fanatico integralista. Protagonista è un nuovo investigatore il commissario Libero Solinas, al solito impegnato a difendersi da Procuratori e Magistrati e particolarmente comprensivo coi malfattori. Una ventina di cadaveri privi di tronco e di teste che si accumulano invendicate nei laboratori di polizia in una Cagliari inconsueta che fa da sfondo alle tante tragedie condite da una droga vagamente inquietante, sesso e alcol. Opera interessante per la sostanza non banale e per la forma creativa.”. Attilio Mastino (Presidente Premio Deledda Sezione Giovani e Rettore dell’Università di Sassari). Consiglio a tutti il nuovo romanzo "Tranquillo come una Salma". Uno stile sorprendente, sontuoso e barocco, una capacità di creare metafore impressionante.
Il commissario Solinas è un Montalbano più insicuro ma anche molto più folle. Mezzo alcolizzato e dalla parte di chi crede che troppa lucidità svii dalle indagini. Normale, incasinato, allucinato, assurdamente verosimile. Ottimo il linguaggio, la tensione narrativa e la poetica. A quando il prossimo?
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