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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2018
Frutto di lunghi anni di ricerche condotte su un'impressionante mole di documenti rinvenuti negli archivi tedeschi, I mostri di Hitler affronta un argomento cruciale per la comprensione del Terzo Reich scavando nel cuore più oscuro della Germania nazista.
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Ottimo libro di storia, ma non mi sembra un libro di studi sull'occultismo, come indicato nel sito.
Già visto.
Eric Kurlander è Professore di Storia presso una Università americana e dello storico ha tutto il rigore metodologico (un impressionante apparato di riferimenti bibliografici e di note - oltre 2600! - completa il libro). L’autore esplora un lato insondato del nazionalsocialismo: i suoi rapporti con le scienze occulte che possono essere riassunti nella parola völkisch (etnica). Nel libro si dimostra che le dottrine del sovrannaturale hanno contribuito a plasmare l’immaginario nazista. D’altro canto la gente era disperata per colpa della guerra, dell’inflazione e della Grande Depressione. Anche il nazismo fece la sua parte propugnando credenze cervellotiche come l’ariosofia, l’agricoltura biodinamica e la teoria del ghiaccio cosmico. Da qui a cancellare il Cristianesimo per sostituirlo con una religione naturale il passo era breve. Himmler credeva, ad esempio, di essere la reincarnazione del re sassone Enrico l’Uccellatore. Il folclore e la scienza di confine hanno influenzato in molti modi la politica estera nazista. Lo sterminio degli ebrei non è stato casuale ma era insito già nei cosiddetti pensatori che precedettero il nazismo. Vi è una confluenza tra scienza e soprannaturale che definisce gran parte del pensiero del Terzo Reich. Forse è il caso di ribadire quello che affermava Thomas Mann: “qualche cosa di oscuro e di irrazionale caratterizza l’anima tedesca, un elemento del demoniaco e dell’eroico”. Noi diciamo soltanto che, fortunatamente, hanno perso la guerra, infatti - come afferma l'autore - "la Germania non avrebbe potuto vincere la guerra nemmeno se la leadership nazista avesse rinunciato al pensiero soprannaturale e si fosse impegnata in processi decisionali più razionali e pragmatici".
Recensioni
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