L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Sconfitta per abbandono. L'ho acquistato perchè amo molto Ballard, ma non sono riuscita a finirlo: l'ho trovato noioso, pesante, incredibilmente ripetitivo, crudo, violento, con il solo apparato di note, sparpagliato in mezzo ai frammenti, che si salva. E' come se Ballard avesse giocato permutando un piccolo numero di elementi - personaggi, situazioni, oggetti - nel maggior numero di combinazioni possibili, mettendo poi in fila i risultati, che consistono in quadretti sempre più truci, sanguinolenti, atroci, appunto. E' davvero, letteralmente, una mostra delle atrocità, che dopo un po' risulta francamente indigesta e nauseante. La tesi di fondo di Ballard è che il falso moralismo che impone di non mostrare le atrocità in tv è dannoso, in quanto mette "la sordina alla coscienza civile" e fa sembrare "un incidente aereo in fondo ( ) un avvenimento eccitante". Ma la sovraesposizione a immagini e concetti truci e violenti puo' ottenere due effetti diametrali e altrettanto poco auspicabili: che la soglia del tollerabile si alzi sempre più, costringendo quindi ad aumentare ulteriormente il carico di atrocità per tener desta l'attenzione (che è esattamente ciò che va succedendo da un pezzo nei media); oppure che lo spettatore/lettore si rifiuti di andare oltre e spenga la tv/chiuda il libro (come è successo a me). In entrambi i casi, cioè perchè assuefatto o perchè fuggito, il pubblico viene reso incapace di cogliere il reale significato degli avvenimenti. E questo può fare molto comodo, almeno in certe sfere.
Beh, il Ballard piu` devastante-devastato, racconti(?)come radiografie spinali, in pratica un nastro di moebius letterario(l`antitesi piu` assoluta al postmoderno).La cosa che si avvicina di piu`stilisticamente parlando:«La Région Centrale» di Micheal Snow.
Orrendo! Non vedevo l'ora di finirlo ma non finiva mai. Probabilmente solo un Ballard sotto effetti di stupefacenti poteva scrivere una storia senza ne capo e ne coda come la mostra delle atrocità ... sembra di viaggiare all'interno di un'allucinazione e di quelle incomprensibili: uomini che si chiamano prima in un modo e poi in un altro, azioni che vengono svolte e poi che devono essere svolte o che si racconta di quando siano state svolte, non esiste il concetto temporale della storia, se di storia si tratta ne di dimensione. A Ballard avanzavano delle lettere, delle parole, delle frasi e ha pensato bene di gettarle tutte in una volta in questo libro. Non leggetelo!!! Ciao, Sebastiano.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore