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Anno edizione: 2010
Anno edizione: 2022
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È un romanzo prolisso e ammorbante con una trama lineare, piatta, senza mordente caratterizzata da disquisizioni filosofiche vuote a perdere. In questo romanzo nessuno ha ragione, nessuno dice la Verità assoluta, perché nessuno la conosce: né il gesuita Naphta fervente catto-comunista, né il progressista Settembrini, né il borghese e pudico Castorp, né il fanatico militare Joachim. Ognuno dice la sua, ma i discorsi di questi personaggi si rivelano solo fuffe, al tal punto che il lettore non sa a chi dare ragione. Per esempio, da un lato Naphta dubita della teoria copernicana eliocentrica confermata poi da Galileo, un po' come i No-vax che non hanno creduto al Covid; dall'altro lato è un fervente anti-capitalista che considera il denaro il male dell'umanità. Castorp, invece, durante la sua permanenza al sanatorio si appassiona di varie materie come la medicina, la botanica e l'astronomia facendo delle considerazioni personali (assai) scontate sul tempo che scorre ciclicamente con l'alternarsi delle stagioni. Settembrini, essendo un razionalista, odia la Chiesa romana e crede fermamente nella libertà degli individui e nel contratto sociale di Rousseau. Joachim, invece, è semplicemente un soldato fanatico nazionalista amante dell'ordine e della disciplina, etc. Una carrellata di personaggi avvolti in un'atmosfera ovattata senza approdare a nulla di concreto. L'unica nota positiva sono le varie espressioni ricercate presenti nel romanzo e che ho imparato come "il supplizio di Tantalo", "fanfaluche", "fare lo gnorri" e via dicendo.
Ho letto il primo volume di questo romanzo che reputo sia stato sopravvalutato dalla critica. La trama si svolge in maniera lenta, senza mordente: il borghese Hans Castorp dopo aver superato un impegnativo esame d'ingegneria che lo aveva particolarmente stressato, e chiamato a lavorare in un cantiere navale come tirocinante volontario, su consiglio del suo medico di famiglia e del prozio che lo aveva adottato in quanto rimasto orfano di entrambi i genitori in tenera età, va a far visita a suo cugino turbecolotico in un sanatorio di Davos, una località montanara in Svizzera. Lì ci rimarrà per ben sette anni anziché tre settimane, perché scoprirà anche lui di essere malato ai polmoni, in seguito a due visite specialistiche (una stetoscopica, l'altra radioscopica) effettuate dal consigliere aulico Behrens, uomo di grande cultura rimasto vedovo. Ma la cosa paradossale è che Hans è felice di questa sua nuova condizione perché in questo modo non va a lavorare e potrà campare di rendita, facendosi dare ogni mese i soldi ereditati da suo nonno per poter alloggiare nel sanatorio, dove conoscerà persone stravaganti come il letterato Lodovico Settembrini e si innamorerà di una donna sposata ma che vive separata dal marito, la signora Chauchat, la quale dopo essere stata corteggiata per tanto tempo, confiderà a Castorp, durante una festa di Carnevale, che sarebbe partita senza far più ritorno... Questa è più o meno la sinossi di un libro tedioso che mi ha talmente deluso da convincermi a non leggere il secondo volume. Per quanto riguarda i personaggi, Settembrini è un umanista progressista che è stato allievo di Carducci, mentre suo nonno un agitatore politico durante il Risorgimento, precisamente un carbonaro. La signora Chauchat,invece, con i suoi occhi chirghisi assomiglia ad un amico d'infanzia conosciuto a malapena da Castorp durante il liceo... Non voglio svelare più nulla, altrimenti questo libro rischia seriamente di non essere più letto da nessuno.
La Montagna Incantata di Thomas Mann è un capolavoro assoluto del Novecento. Un romanzo, cardine del secolo scorso e credo anche uno dei maggiori opere letterarie di tutti i tempi. L'autore traccia uno spaccato del primo ventennio europeo del secolo scorso. Memorabili i personaggi, tra i quali spicca il protagonista assoluto Hans Castorp, Nel romanzo, di ampio respiro, vengono affrontanti tutte le tematiche dello scibile umano: scienza, religione, metafisica, filosofia, sociologia, antropologia e altro ancora. Un romanzo che senza dubbio ti cambia e ti lascia impressioni vivide e palpabili.
Recensioni
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