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Ottimo libro veramente unico.Un'attenta analisi ed un'ottima spiegazione di cos'e' la moneta e cosa sono i sistemi di pagamento.Completo e semplice.
Recensioni
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recensione di Nardozzi, G., L'Indice 1992, n. 8
In "Filosofia del denaro" Georg Simmel sostiene che la moneta-segno, cioè la moneta senza valore intrinseco che oggi usiamo come metro di misura per tutti i valori (economici e sociali), è una "pretesa di pagamento rivolta verso la società". Il suo impiego rappresenta quindi la fiducia nelle istituzioni che stanno alla base della sua diffusione. Sono queste infatti che al di là del valore della moneta, variabile, come tutti sperimentiamo, con il tasso di inflazione, garantiscono il suo valere come mezzo di pagamento.
Tra queste istituzioni c'è il sistema dei pagamenti formato dagli strumenti e dai circuiti che permettono i vari passaggi della moneta. L'uso giornaliero di questo sistema non ci fa coscienti della sua complessità e degli enormi rischi che potrebbero derivare da un suo blocco. Non c'è, questa coscienza, neppure tra gli economisti che, quando si occupano di moneta, concentrano l'attenzione sulla sua quantità e sul suo valore piuttosto che sulla qualità e il valere.
Come ogni sistema, quello dei pagamenti richiede una tecnologia. Il libro prende in esame le novità dei sistemi di pagamenti dovute all'applicazione di nuove tecnologie elettroniche e telematiche e dalle esigenze di ammodernamento del sistema italiano. È quindi orientato verso l'azione. Un'azione di stimolo e di indirizzo da parte della Banca d'Italia al cui vertice l'autore appartiene. Ma i vari scritti, preparati in occasione di seminari o di conferenze lungo l'arco di cinque anni, mirano a condurre il lettore al cuore dei problemi che stanno sotto gli aspetti tecnici. Con uno stile piano e un argomentare semplice, Padoa-Schioppa spiega, partendo dai concetti elementari, la morfologia del sistema dei pagamenti, i suoi mutamenti nel tempo e in atto il ruolo della banca centrale, tutti argomenti sui quali la letteratura economica è piuttosto avara.
Padoa-Schioppa parte dalla tradizionale distinzione tra le due forme di moneta, legale (la banconota) e fiduciaria (il deposito bancario o postale). Mentre con la prima il trasferimento della ricchezza finanziaria da un individuo all'altro avviene con il passaggio fisico della banconota, nella seconda questo trasferimento non avviene con il passaggio di mano dello strumento di pagamento (l'assegno) ma solo con l'intervento del sistema bancario che accerta la disponibilità di moneta e ne effettua il trasferimento, attraverso la compensazione dei conti tra le banche. Ciò implica non solo tempi più lunghi per regolare le transazioni ma anche due tipi dì rischio per il prenditore dello strumento di pagamento: quello relativo alla qualità dello strumento stesso (la copertura dell'assegno) e quello relativo al mancato regolamento, da parte di una banca aderente al sistema di compensazione.
Applicato all'evoluzione dei sistemi dl pagamento, questo semplice schema permette di cogliere una contraddizione - non dichiarata come tale dall'autore ma rilevabile con chiarezza nel libro - tra il progresso del sistemi di pagamento, che diffonde e rafforza il valere della moneta, ed i rischi cui sono soggetti, che invece insidiano tale valere.
Al progresso dei sistemi dei pagamenti si può guardare nella prospettiva, cara ai teorici del mercato e della neutralità della moneta, di un naturale perfezionamento che la storia apporta ai meccanismi che regolano l'attività economica. Nel campo specifico questo perfezionamento si esprime nel passaggio dal baratto alla moneta metallica a quella cartacea, a quella scritturale.
Padoa-Schioppa rileva che il progresso tecnico, nell'industria elettronica e delle telecomunicazioni, consentono oggi un "formidabile salto di efficienza". Infatti diviene possibile accertare in tempo reale la qualità dello strumento di pagamento annullando il rischio per il prenditore e facendo così assumere alla moneta bancaria la caratteristica identità della moneta legale, tra passaggio dello strumento di pagamento e trasferimento della ricchezza finanziaria. Ciò comporta un abbattimento dei costi di transazione legati ai tempi di attesa dell'accreditamento e al lavoro tra banca e banca, tra banca e filiali, tra filiali e clienti.
Ma, guardando le cose nella prospettiva non della moneta come strumento di scambio in mercati che tendono a perfezionarsi bensì della moneta come prodotto di un sistema di istituzioni, questo salto di efficienza comporta nuovi rischi, che l'autore bene illustra nella seconda parte del volume dedicata alla banca centrale. Vi è, innanzi tutto il fatto che le trasformazioni in atto trasferiscono il rischio di credito dagli utenti ai produttori dei servizi di pagamenti. Ad esempio con i terminali nei punti di vendita il grande magazzino non sopporta più il rischio di credito per il pagamento non in contanti ma lo trasferisce alla banca del depositante. Inoltre aumentano sia il rischio di frode (il crimine informatico) sia quello di malfunzionamento derivanti da interruzioni nei sistemi telematici. Ma soprattutto aumenta il rischio di regolamento che, attraverso le sue ripercussioni a catena, può avere effetti sistemici. Ciò a causa dell'aumento del volume di credito interbancario e della riduzione della sua qualità derivante dall'ingresso di imprese non bancarie nella produzione di servizi di pagamenti e della maggiore efficienza del mercato monetario che ha permesso una riduzione del rapporto tra moneta disponibile per! pagamenti finali e volume lordo del pagamento Il rischio di regolamento intacca attraverso i suoi possibili effetti sistemici, il valere della moneta. Può essere contenuto attraverso i meccanismi di mercato, tassi di interesse maggiorati con premi di rischio di insolvenza o contratti di assicurazione? Padoa-Schioppa, in un breve paragrafo, individua nelle carenze informative e nell'esperienza storica i motivi dell'insufficienza di questi meccanismi e il conseguente necessario coinvolgimento della banca centrale in tutte le sue funzioni; come gestore dei sistemi di pagamento, autorità di vigilanza, organo di regolamentazione e autorità monetaria.
C'è da chiedersi se l'impossibilità di delegare al mercato la soluzione dei problemi connessi al mantenimento di un solido sistema del pagamenenti non derivi piuttosto da una considerazione astratta. Se il sistema dei pagamenti potesse essere affidato al mercato esso non sarebbe più sistema ma mercato, la moneta non sarebbe un'istituzione ma un bene trattato sul mercato e come tale potrebbe anche non esistere. Come non esiste nel modello più rigoroso del mercato, quello dell'equilibrio economico generale, la cui influenza dominante spiega lo scarso interesse della teoria monetaria per l'argomento trattato in questo libro.
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