Il monastero maledetto

Un buon romanzo, ricco di passioni,segreti e violenze.Un atmosfera medievale tenebrosa ed inquietante, illuminata dal simpatico personaggio della suora detective. Un libro intrigante da non perdere.

Bello, ma niente di eccezionale. C'è qualche errore di stampa, ma questo purtroppo accade, ci sono anche errori sintattici e di costruzione della frase (avrebbe e avesse sono due cose diverse, così come i pronomi gli e le, e se è vero che ormai gli si usa anche per il femminile, è quantomeno strano che avvenga il contrario...), accade anche questo, ma proprio non può accadere che in un romanzo ambientato nel XIII secolo si parli di cioccolata (come già ricordato in un'altra recensione), di centimetri e di un re che fa colazione a latte e biscotti. Persino il mastino dei Pirenei è una razza selezionata più tardi... Insomma, un po' di attenzione! Non mi è piaciuta inoltre la forzatura del linguaggio nei discorsi diretti: d'accordo, le parole anticheggianti contribuiscono all'atmosfera, ma preferisco sempre dialoghi più genuini, che facciano sorridere magari, al "ciarpame antiquario" - per usare un'espressione di Ariana Franklin - che si cerca solitamente di imitare. Complessivamente però un bell'intreccio, anche se come romanzo storico poteva decisamente riuscire meglio.

Una lettura abbastanza piacevole, semplice e lineare, senza grandi intrighi. L'accoppiata di una monaca e un re come investigatori di una serie di delitti è singolare, e magari è poco credibile che un re in persona si avventuri a scovare il colpevole all'interno di un monastero di clausura. Ma nel complesso la lettura è scorrevole e il mistero di fondo è attuale fino ai giorni nostri. Una lettura estiva senza troppe pretese.