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Anno edizione: 2022
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La storia delle riforme in Italia è una storia di occasioni perdute. Dal governo Amato all'era berlusconiana, da Prodi a Renzi e Conte, i tentativi falliti e le opportunità sprecate hanno scandito l'ultimo trentennio. Sarà diverso questa volta, con Draghi e il Pnrr? Un'analisi spietata dei lunghi anni della seconda repubblica.
Perché le riforme non hanno funzionato? Le ragioni sono tante e complesse, ma hanno tutte una comune radice. Non hanno funzionato perché in fin dei conti non le abbiamo volute e così abbiamo scelto di tenerci un sistema disfunzionale.
Negli ultimi trent'anni, a prescindere dal colore politico della maggioranza e dall'orientamento dei partiti al potere, tutti i governi hanno sostenuto a gran voce la necessità di «fare le riforme». Roboanti promesse di «semplificazioni, liberalizzazioni, privatizzazioni», stravolgimenti in materia di lavoro, pubblica amministrazione, fisco, industria, pensioni e giustizia civile sono riecheggiati nei programmi dei ministri di turno, eppure, alla resa dei conti, l'Italia ha «pedalato a vuoto o, meglio, camminato in tondo». Sfatando i luoghi comuni di un dibattito che suona ormai come uno stanco ritornello, Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro ricostruiscono la storia delle riforme in ambito economico, dall'avvento della seconda repubblica a oggi. False partenze, cadute rovinose, ritardi ingiustificati hanno rallentato la macchina dello Stato, rendendoci la nazione meno attrattiva per gli investimenti. Per contrastare la sterile «bulimia legislativa» che ci affligge – un frastornante susseguirsi di riforme «tentate, fatte, disfatte, mancate, abrogate» – serve un cambio di passo. Occorre una leadership forte e inclusiva, capace di presentare le riforme come «lo strumento per trasformare l'Italia», e non come misure imposte dall'Europa, da adottare controvoglia. Se la politica, l'informazione e l'opinione pubblica hanno una colpa, è quella di averle ridotte a mero fatto tecnico. Sono, invece, scelte valoriali. Ora abbiamo un'occasione preziosa per recuperare il tempo perduto. I fondi del Next Generation Eu e il Pnrr non sono l'ultima chance, ma costituiscono l'opportunità più seria da anni. È in gioco il nostro futuro.
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