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Anno edizione: 2011
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Bel romanzo, anche se si potrebbe definirlo due romanzi in uno, quasi due religioni a confronto. L'argomento non è facile da trattare perché, nella prima parte, parla della legge e delle tradizioni ebraiche, in particolare la vita degli ebrei ultraortodossi e dell'integralismo religioso visti con gli occhi di una donna, cioè l'autrice. La storia si snoda attraverso il matrimonio fra due persone ebree, ma dalle origini diverse. Lui, un fanatico studioso delle leggi ebraiche che, però, le interpreta per suo uso e consumo; lei, una giovane diciottenne ricca e piena di aspettative, nata e vissuta negli Stati Uniti, che sposa un uomo che non ama per adempiere alle aspettative del padre che vede in lei una discendenza che altrimenti sarebbe terminata. Il matrimonio si rivela per Batsheva una trappola crudele, agli ordini di un uomo che la tratta come una schiava, tutto preso dai suoi studi teologici. La seconda parte è molto più leggera, sin troppo. La descrizione di Gerusalemme che ne fa l'autrice (nata in America ma residente da oltre 30 anni nella capitale israelita) rende la città santa un luogo mistico, dalle atmosfere magiche. Misticità che ho potuto constatare personalmente nei miei due viaggi in quella terra. Una curiosità che, dopo 20 anni, mi fa capire quanto successomi a Gerusalemme. Salita su un autobus mi siedo accanto ad un ebreo ortodosso e lui si alza e se ne va riempiendomi di improperi (anche se non ho capito le parole, ma il senso sì). Pensavo che fosse perché avevo al collo una catenina con il crocifisso, ma leggendo il romanzo ho capito il vero motivo: è assolutamente vietato, per una donna, sedersi accanto a loro in autobus. Un piccolo commento negativo. Nel romanzo sono riportate centinaia di parole in ebraico, e alla fine del romanzo c'è la loro spiegazione. In sostanza ogni due pagine bisogna andare a leggere il significato delle parole. Avanti e indietro? Oltretutto non sempre esiste la spiegazione a tante parole scritte in corsivo.
L'ho letto tutto d'un fiato, subito dopo che l'avesse letto mia moglie...bellissimo romanzo che descrive in maniera acuta e dettagliata il disagio femminile nelle famiglie osservanti ed ortodosse ebraiche... Consigliato a tutti !
Libro di scorrevole lettura,molto interessante per i temi affrontati;solo un pò scontato nel finale.
Recensioni
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