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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
L'Orient Express e i suoi passeggeri con passaporto diplomatico, il Lido di Venezia con i capanni sulla spiaggia, le architetture coloniali, Monte Carlo, gli abiti dei piú grandi couturiers, il maharaja di Indore, i primi sci, il lungomare di Brighton, le acque di Vichy, i musicisti e gli scrittori, le teste coronate e la café society. E, ancora, il Train Bleu che corre verso la Costa Azzurra, il Bund di Shanghai, il fumoir del transatlantico Normandie decorato con i pannelli in lacca dorata di Jean Dunand, Lawrence d'Arabia, Marienbad, il Raffles Hotel di Singapore, la marinière di Coco Chanel, Gor¿kij e Lenin che giocano a scacchi a Capri... Sono solo alcuni dei protagonisti di queste pagine che raccontano il trionfo del turismo tra Otto e Novecento attraverso l'architettura e la moda.
Dal secondo Ottocento e fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale uno sciame di turisti percorre in lungo e in largo l’Europa, e poi buona parte del globo, in carrozza, in treno, in automobile, in transatlantico e in dirigibile. Teste coronate e membri dell’alta società, artisti, scrittori, dandy, spie e avventurieri si danno appuntamento in casinò e grand hotel, spiagge e terme, promenade e ristoranti alla ricerca del medesimo, rassicurante e riconoscibile comfort: a Biarritz come a Luxor, a Baden-Baden come a Singapore. Dove alloggiano, come si divertono? Che cosa indossano sulle spiagge lungo la Manica, durante l’inverno mite di Nizza o l’estate di Ostenda? Quali abiti si inventano per i nuovi sport invernali, a St Moritz o a Megève, e quali per le escursioni nell’afa dell’Estremo Oriente?Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Chissà quanti di noi in questi giorni cosi frenetici che anticipano il Natale sono non solo alle prese con le corse per gli ultimi regali ma stanno preparando i bagagli per partire per le tanto attese vacanze natalizie! Se invece fate parte di quei viaggiatori che amano solo il caldo e il solleone di Agosto, beh in ogni caso questo splendido libro fa ugualmente per voi! Due docenti universitari Alessandro Martini di architettura e Maurizio Francesconi di semiotica della moda ci accompagnano nei 60 anni d’oro del turismo internazionale quando appunto nasce la moda della vacanza Certamente uno svago per pochi agiati che spinge l’aristocrazia ad abbandonare le case di proprietà dove si trascorrevano i cambi di stagione in favore dei Grand Hotels , anni in cui non solo l’alta borghesia ma anche artisti e teste coronate si incrociano in lussuosi alberghi, treni da mille e una notte e prestigiosi ristoranti Lo studio ripercorre tutto il fenomeno che nasce intorno alla pianificazione del viaggio, dall’architettura delle strutture alberghieri piuttosto che termali sino alla moda degli indumenti da portare in vacanza rendendo la lettura quanto mai affascinante e curiosa Dunque , che voi stiate per solcare le innevate piste a Saint Moritz , o vi apprestiate a sorseggiare champagne da una lussuosa terrazza sulla costa azzurra, preparatevi comunque alla partenza con questa lettura straordinaria, che ci insegna quanto in realtà di poco effimero e superficiale ci sia intorno alla pianificazione del nostro tempo libero, alla ricerca dello svago e del divertimento. In alto i calici di bollicine o le ciotole di polenta , l’importante è partire!
Forse il luogo migliore per deliziarsi di queste pagine è davvero un rinomato luogo termale (viene in mente Baden Baden nei primi decenni del '900). Siamo fra sfondi elitistici, quelli che hanno improntato sulla vacanza un'esclusività e un gusto, uno stile, traccia di eventi e di contatti destinati a diventare ricordo, cultura, parabola di un mito. Non c'è libro più prezioso di questo a descriverne echi e passaggi, suggestioni e richiami, quasi un piccolo trattato di storia sociale. Se poi letto a due voci, e in questo ringrazio davvero Katia per esserci succeduti ad attraversarlo in un'esperienza davvero singolare (simile come lei suggeriva a un nostro viaggio), torna prestissimo viva tutta una realtà romanzesca dove troviamo intatte descrizioni e profumi, discorsi raffinati e pranzi in prima classe, un senso di distacco e di quiete che il viaggio allarga e consegna alla scrittura, alla scoperta, a un multiculturalismo che nel giro di quasi un secolo ha scandito pian piano l'immortalità di alcuni posti. Chi ad esempio abbia letto Mont Oriol di Maupassant capirà spero questo sforzo di parole, chi abbia amato la Christie dell'Orient Express non meno, chi ricordi quel sogno cinematografico che è L'anno scorso a Marienbad, capirà. Chi in definitiva percepisca quel mondano di terrazze e mostre, di suite e riviere, di eleganza e lignaggio, afferrerà d'incanto il seme di queste pagine. E' il disegno di un mondo aristocratico lungo tornanti colti, conoscitivi, più profondi persino nei loro lati più fatui, niente a che vedere con la scontata volgarità che poi ha declassato il viaggio a gretta maniera d'esserci, a consumismo turpe. Spiegare poi perchè questo sia successo è un impossibile che disarma. Forse perchè il primo smalto sulle cose è quello sincero e i successivi lo copiano come rozze pedine imitanti? Forse....
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