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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
Per sfatare il mito dell’identità e neutralizzarne le conseguenze sulle persone ci vuole tutta la conoscenza della storia. Massimo Montanari, il massimo storico dell’alimentazione italiano, compie questo miracolo di comprensione ricostruendo la storia del piatto italiano per antonomasia: gli spaghetti al pomodoro.
«Montanari ricostruisce l’irresistibile ascesa che ha fatto degli spaghetti al pomodoro il cibo più celebre al mondo» – Robinson
«Parentele ed estraneità di maccheroni e tagliatelle vengono ricostruiti nel dettaglio. Non che manchi, per esempio, una tradizione cinese nel campo della pasta, dice Montanari. Tutt'altro. Tecniche e testimonianze in questo senso sono antichissime. Ma i due percorsi sono distinti e separati» - Il Giornale
Il ‘mito delle origini’ è quello che ci fa pensare che esista un punto magico della nostra storia in cui tutto prende forma, tutto comincia e tutto si spiega; il punto in cui si cela l’intimo segreto della nostra identità. Questo libro dimostra che sul piano storico un tale paradigma non funziona. E lo fa a partire da un piatto fumante di spaghetti al pomodoro. Ma perché il paradigma non funziona? Per due buoni motivi. Il primo è che le ‘origini’ di per sé non spiegano nulla. È celebre la metafora di Marc Bloch: all’origine di ogni quercia c’è una ghianda, ma non tutte le ghiande diventano querce, e ciò che veramente interessa lo storico è capire quali ‘condizioni ambientali’ (economiche, sociali, tecnologiche, politiche, culturali) hanno reso possibile quello sviluppo, consentendo alla ghianda di mettere radici. Il secondo motivo è che ricercare le ‘origini’ di ciò che siamo (ovvero la nostra identità) non ci porta quasi mai a ritrovare noi stessi (ciò che eravamo) bensì una complessità di situazioni storiche – altre culture, altri popoli, altre tradizioni – il cui incontro e la cui mescolanza ha prodotto ciò che siamo diventati. Con il risultato che nella ricerca delle radici, non troviamo solo noi stessi ma anche e soprattutto gli altri, che vivono in noi e danno corpo alla nostra identità. Basta un piatto di spaghetti al pomodoro, il nostro piatto identitario per eccellenza, per scoprirlo: le sue origini ci riconducono in queste pagine a tempi lontani (dall’età antica e medioevale sino all’epoca moderna e contemporanea), in luoghi distanti (dall’Asia all’America, dall’Africa all’Europa) e alla scoperta di abitudini alimentari, modalità e tecniche produttive diversissime da quelle che conosciamo e pratichiamo oggi.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un tetso con tanti spunti di riflessione: assolutamente da leggere
Un piccolo gioiellino che spiega a tutti, ma proprio a tutti, chi ha inventato il sugo, la pasta e i condimenti. Istruttivo e commovente , solo pensando a come è arrivata a noi così tanta cultura in un piatto! Endorfinico!
Un piccolo saggio di un'intelligenza sbalorditiva, che con la scusa di parlare degli spaghetti al pomodoro ci parla di cultura, tradizioni, appartenenza, e delle loro contraffazioni... Illuminante, assolutamente da leggere!
Recensioni
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