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Il primo esempio di poliziesco «colto» realizzato nell’ambito della letteratura dell’Europa meridionale.
Nel 1884, a quindici anni dalla prima comparsa del Mistero della strada di Sintra, Eça de Queiroz e Ramalho Ortigão congedavano l'ennesima delle molte edizioni di questo loro romanzo giallo con parole che solo scrittori innamoratissimi della propria opera avrebbero avuto: «è abominevole, vi è tutto quello che un romanziere non dovrebbe mettervi e che un critico dovrebbe togliere». Sicuramente l'abominio era nel fatto che i due padri del realismo e del positivismo letterario portoghese s'erano fatti tentare dal mistero e dal sogno, in un genere, il poliziesco, appena nato: e per di più complicandolo immaginificamente con la messa in opera di una riuscita mistificazione. Il mistero della strada di Sintra, infatti, uscì a puntate sul quotidiano «Diário de Notícias» dal 23 luglio 1870, come servizio di cronaca nera su di un omicidio e sull'inchiesta di polizia, svelando ai lettori solo con l'ultimo articolo e con la soluzione del delitto che di finzione letteraria s'era trattato.
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