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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
Questo libro tra ricordi e osservazioni fulminanti ci racconta la Storia di una nazione che si sognava ugualitaria e cosmopolita, e si è scoperta ingannata
«Pagine intense che narrano di spaesamento, ma anche di dignità e coraggio. Universali, letterarie, non di rado ironiche e insieme intime e concrete.» - la Lettura
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Un memoire reversibile, essendo composto da due libri in uno. Nella sezione riservata ai ricordi dei genitori si avverte lo strappo dell'emigrazione dalla ex Jugoslavia verso l'America, dove gli echi della guerra civile giungono a fortificare ciò che si è perduto. almeno nel cuore. La seconda parte è una raccolta di memorie più casuali, come un enorme sforzo di fissare sulla carta la propria storia, per capire realmente la propria essenza, perché le proprie origini non siano appiattite da nuove usanze. Lo stile è ironico, mai patetico, a volte nostalgico e piacevole. La seconda parte indugia molto sui ricordi personali, a volte ripetendosi e, ad un certo punto, la lettura mi ha annoiata.
In questo (doppio) libro, felicemente composto di due parti speculari a livello di contenuto ma anche di forma, è racchiusa l'essenza di un autore che continua a convincermi per stile, profondità, capacità di analizzar(si) e mescolare ironia e dramma. La vita di Hemon ("Tutto questo non ti appartiene"), enunciata per ricordi e immagini sciolti, e quella dei suoi genitori ("I miei genitori"), esposta in un più ordinato schema quasi etnografico, formano un panorama che, nonostante non appartenga al lettore come da titolo, risulta affascinante e immedesimabile. Quello che ho apprezzato, in particolare, della voce di Hemon è la tendenza a parlare del passato e dell'infanzia (con tutti i suoi stereotipi, i pregiudizi, i passi falsi) applicando le categorie del presente ("ora so che questo è sbagliato"), ma allo stesso tempo senza colpevolizzarsi o tentare di riscrivere quello che è stato. Ho amato la sua autenticità e la perizia cui ha sottoposto ricordi, aneddoti, eventi e relazioni. "Il mondo è tutto ciò che si verifica, e la vita è tutto quello che poteva darsi".
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