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La mia morte non sarà inutile. La vita e il martirio di Goffredo Varaglia (1507-1558) e le missioni evangeliche in Italia - Renato Giuliani - copertina
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Descrizione


Il messaggio evangelico predicato dai riformatori, si diffuse con rapidità anche in Italia. Migliaia furono le persone che, scoprirono il messaggio della giustificazione per sola fede. Perché allora la fede evangelica non si radicò nel nostro Paese? Fu dovuto principalmente alla persecuzione che le autorità religiose, e quelle politiche, misero in atto. Migliaia furono i credenti arrestati, torturati e uccisi, come migliaia furono quelli che fuggirono all’estero, uno di questi fu Varaglia. Convertito alla fede evangelica fuggì a Ginevra per unirsi alla chiesa italiana che vi si era costituita. Varaglia prima si preparò teologicamente e spiritualmente nella scuola pastorale curata da Calvino. Dopo sei mesi, venne arrestato. Interrogato dalle autorità inquisitoriali, egli mantenne le sue convinzioni di fede senza il minimo cedimento, nonostante le torture cui fu sottoposto. Il 23 marzo 1558, portato in Piazza Castello a Torino per essere impiccato e bruciato, rivolse al popolo presente un accorato messaggio di verità, dopo di ché disse al suo boia, che esitava e gli chiedeva perdono: “Fatti coraggio ed esegui il tuo incarico. La mia morte non sarà inutile”.
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Dettagli

2022
1 gennaio 2022
336 p., Brossura
9788888428772
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