In 16 (cm 12,5 x 17,5), pp. XII + 141 + (7). Fogli intonsi. Brossura editoriale con ali e monogramma dell'editore "Zbe" al piatto posteriore. Conservati all'interno: due bollettini pubblicitari editoriali su carta velina (uno con danni), cedola di prenotazione editoriale, piccolo cartiglio in carta velina con breve profilo biografico dell'Autore (con danni e mancanze). Edizione di 350 esemplari numerati (ns. n. 224). Volume edito dalle Edizioni dello Zibaldone, piccola casa editrice triestina diretta da Anita Pittoni che fece uscire 34 libri piu' sette della collana "Armonica" a tiratura ridottissima: 350, 500, 700 esemplari, di cui cento andavano ai critici, duecento agli abbonati dell'intera collana, una ventina (50 nel caso di questo volume) erano editi 'ad personam'. Ogni volume era accompagnato dai bollettini con notizie della casa editrice. Le Memorie di Giovanni Guglielmo Sartorio, commerciante triestino, sono la prima opera edita dalla neonata casa editrice. "Esse rappresentano una sorta di manifesto programmatico e rispondono apertamente alla volonta' di ricollegarsi alla tradizione editoriale ottocentesca: edite infatti una prima volta nel 1863 con il titolo di 'Memorie biografiche' nelle edizioni del Lloyd Austriaco non erano state fino ad allora ristampate. Giani Stuparich, nella prefazione al volume, indica non solo le linee di fondo su cui lo Zibaldone intende muoversi ma addita le strade da seguire e la disciplina necessaria per percorrerle. Nel prendere in esame la figura di Giovanni Guglielmo Sartorio, egli manifesta una volonta' polemica nei confronti della storiografia nazionalista che, al di la' del cosmopolitismo imprenditoriale cittadino di primo '800, guardava al mito ormai cristallizzato della tradizione municipale della citta' come al momento piu' autentico della sua storia. Cosi' Stuparich presenta la figura del commerciante triestino: 'uomo fattivo che si consolida nel contatto con gli altri uomini, con la conoscenza di lingue e di paesi diversi, che si fa una mentalita' complessa, al di sopra dei limiti di un municipio e di uno stato, una vera mentalita' europea..' ("Esperienze letterarie", vol. 20, 1995, p. 109).
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