Edizione in vinile 180 gr. + Poster
“Meme K Ultra” è un disco di panorami musicali cinematografici, riflessioni sul presente, visioni su futuri probabili, vecchi robot, donne lottatrici, Groove funky, chitarre distorte e melodie indimenticabili. Un lavoro che ha dato vita ad una musica senza precedenti. Il titolo del disco, racconta il supergruppo, “è un gioco di parole che lasciamo a voi scoprire. Se non riuscite a scoprirlo, resta sempre un titolo fortemente ritmico, e musicale. Come tutto il lavoro”.
La gestazione delle canzoni che compongono “Meme K Ultra” è stata un lavoro di scambio continuo, una scrittura stratificata. “La scrittura delle canzoni è iniziata poco prima del lockdown e ci ha tenuto assieme nei due anni che sono passati. È avvenuta in presenza e da remoto perché qualcuno stava a Roma (Davide, Squarta e Gabbo) altri in Centro America (Grandi Numeri), uno a Milano (Enrico), e uno davvero non so dove…(Luca), non si sa mai dove sta, davvero”. Racconta Grandi Numeri “ci abbiamo messo ancora più cuore e tutta la cattiveria necessaria per scrivere e tirare fuori delle canzoni che fossero pertinenti al momento in cui stiamo vivendo”.
“Fare “Meme K Ultra” è stato come se tutti fossimo in uno spazio condiviso, ma ognuno con le proprie caratteristiche ben a fuoco” racconta Squarta “Davide è riuscito a trovare un modo eccezionale di scrivere sulle produzioni dei Cor Veleno e questa cosa ha ispirato anche Giorgio che, trasportato dal modo di scrivere di Toffolo, è andato in una nuova direzione, seppur mantenendo sempre il suo stile”. Tutta la parte grafica di “Meme K Ultra” è stata curata da Davide Toffolo (stimatissimo autore di graphic novel). I disegni e il collage centrale presenti nell'artwork del vinile sono stati realizzati da Toffolo insieme ad Alessandro Baronciani che ne ha curato la progettazione grafica. E' un lavoro di cartotecnica “da museo della copertina”.
“Entrambi abbiamo un simbolo molto forte che ci caratterizza, per i Cor Veleno la tigre, per i Tre Allegri Ragazzi morti la maschera” racconta Davide Toffolo. “Nei ragionamenti fatti per trovare il modo più interessante per raccontare il nostro incontro abbiamo da subito pensato alla tigre con la maschera, che è un'immagine fortissima che diventa una forma nuova e potente che rinnova entrambe le iconografie.”
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