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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho fatto fatica a capire cosa volesse dirmi il libro fino alla fine. La storia ha un intreccio che si scioglie molto lentamente e rimane in sospeso anche dopo averlo concluso. È un libro che a mio parere va letto nel minor tempo possibile, perché si rischia di perdere il filo del discorso. Più volte ho dovuto rileggere brevi passi per capire di cosa si stesse parlando e cosa stesse succedendo. La mia recensione è variata più volte durante la lettura, passando da criticarlo come un semplice simposio sul senso della vita a un romanzo fantastico a tratti irreale e mal posto, ma rimanendo ugualmente affascinato da come l'autore abbia saputo mantenere in ogni istante un velo di mistero e a collegare anche i particolari più minuti e i fenomeni più stravaganti. Veramente un buon libro, lo consiglio per coloro a cui piace uscire dagli schemi e porsi più domande che risposte
Come al suo solito Gaarder si diverte a narrare storie dentro altre storie, saltando agevolmente e coerentemente tra una e l’altra. In Maya esagera un poco, rendendo il romanzo prolisso e zeppo di nomi di luoghi e persone. Ad ogni modo, il romanzo si chiude con coerenza senza lasciare niente al caso, se non quella curiosità latente in ognuno di noi sul “senso della vita”. Il fulcro del romanzo ruota intorno al paradosso dell’uovo e della gallina: “E’ nato prima l’uovo o la gallina?”. Nel libro i personaggi riflettono sul fatto che l’universo è “diventato tale” nel momento in cui ha preso consapevolezza di “se stesso”. Cioè nel momento in cui un essere intelligente (l’uomo) ha formulato teorie scientifiche che ne spiegassero la sua formazione fino ad arrivare a rivelare la natura animale dell’essere intelligente stesso. Attraverso i milioni di anni, partendo da una singola molecola, arrivando ai rettili quindi ai mammiferi e infine all’uomo, unico animale consapevole (cogito ergo sum). Secondo questa speculazione, l’universo inizia dove finisce, ecco perché dell’uovo e della gallina. Una cosa che ammiro molto di Gaarder è la capacità di scrivere storie di fantasy senza essere uno scrittore di fantasy. Mi spiego meglio. L’autore, con il gioco della “storia dentro alla storia”, fa narrare vicende fantastiche ai personaggi del romanzo. Così facendo ottiene un libro che parla di personaggi e fatti verosimili ma che lascia trapelare storie al limite del reale. Concludendo, Maya non è sicuramente uno dei migliori romanzi di Gaarder. Ciò nonostante è ricco di punti di riflessione ed è molto piacevole da leggere, anche se a mio avviso troppo lungo. Consiglio il romazo sia a coloro che conoscono gia l’autore sia a coloro che non lo conoscono. I primi si arricchiranno di nuovi aforismi, i secondi scopriranno un modo diverso di narrare una storia.
Veramente un buon libro! Anche se in alcuni punti Gaarder si dilunga un po' troppo, alla fine tutti i nodi vengono al pettine e si resta completamente a bocca aperta! Ad essere sincera all'inizio non mi convinceva troppo, ma arrivata alla fine, non volevo più mollare il libro! Trovo il Manifesto, inserito alla fine del libro, davvero una perla di saggezza!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
A metà tra un saggio sulle origini della vita, un romanzo di genere mistery e un romanzo d'amore, l'ultimo libro di Jostein Gaarder, autore del fortunato Mondo di Sofia, è una storia dai molteplici intrecci che propone numerosi spunti di riflessione sulla tematica ardua ma affascinante della biologia evoluzionistica. Inoltre, come se tutto questo non bastasse, Mayaè uno stimolante gioco intellettuale che porta i lettori a muoversi nel tempo e nello spazio alla ricerca della risposta ai grandi interrogativi della vita, seguendo gli imperscrutabili fili che legano epoche e personaggi diversi come le tessere di un unico e grandioso mosaico.
La narrazione prende l'avvio a Taveuni una delle piccole isole dell'arcipelago delle Figi, luogo simbolico e geograficamente rilevante perché destinato, in virtù del 180o meridiano che l'attraversa, ad entrare per primo nel nuovo millennio. In quest'angolo di paradiso ha inizio la lunga serie di coincidenze che incrocerà indissolubilmente i destini dei quattro protagonisti principali, portandoli a rincontrarsi inspiegabilmente nelle regioni più disparate del pianeta: Madrid e le vaste sale del museo del Prado; la Norvegia con i suoi boschi immensi; Siviglia e il suo quartiere gitano di Triana. Ne risulta un romanzo avvincente, un giallo filosofico dove ieri, oggi e domani convivono così come caso e necessità, dove si suggerisce una risposta a misteri insondabili, come quello dell'origine dell'umanità, e si offre una spiegazione a misteri irrisolti della storia, come quello legato alla nascita di un capolavoro dell'arte di tutti i tempi: la Maja desnuda di Goya. Ne risulta soprattutto un grande romanzo sull'amore, che individua in questo sentimento il più grande segreto dell'esistenza umana, l'unico elemento in grado di cancellare le distinzioni temporali, logiche e sociali.
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