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Il massacro di Fort Apache (DVD)
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Il massacro di Fort Apache (DVD) di John Ford - DVD
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Il massacro di Fort Apache (DVD)
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Descrizione


Trasferito come comandante a Fort Apache, un colonnello d'accademia, cerca la gloria in una sfida a un capo pellerossa. Entra subito in contrasto con un capitano, più duttile e umano, e impedisce che un tenente corteggi sua figlia. Dopo aver provocato lo scontro con gli indiani, trascina la cavalleria in un massacro nel quale muore anche lui.
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Dettagli

1948
DVD
8013123956200

Informazioni aggiuntive

Rko, 2014
Universal Pictures
127 min
Italiano (Dolby Digital 1.0 - mono);Inglese (Dolby Digital 1.0 - mono)
Italiano
1,33:1 Full Screen

Valutazioni e recensioni

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Marco Scardella
Recensioni: 5/5

Un vero capolavoro, tra i tatnti di Ford, che qui ha a disposizione i suoi più grandi attori. Da un John Wayne che da il meglio di sè, a uno straordinario Henry Fonda perfettamente calato in un personaggio antipatico.

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William Blake
Recensioni: 5/5

Uno dei migliori film di John Ford. Nel cast, il regista, raccoglie i suoi attori preferiti (mancano solo Richard Widmark e Jimmy Stewart): John Wayne, Henry Fonda, Victor McLaglen (l'attore feticcio del primo Ford, vi consiglio "La pattuglia sperduta", che Ghezzi dà ogni tanto su FUORI ORARIO) e l'immancabile Ward Bond. Fonda non interpreta l'eroe classico: probo, giusto e misurato; è un eroe estremo, orgoglioso, vendicativo, tronfio, infine possiamo benissimo dire che non è un eroe, ma la sua negazione. Dunque il film, può essere visto come una riflessione sull'eroismo, ma non banale (abbastanza tipica del western), bensì innovativa. Il protagonista non è un capo indiano o un pistolero cattivo, ma è spietato e "folle" come se lo fosse. La riflessione diviene (non so quanto volontariamente) una innovazione sulla figura dell'eroe, innovazione che troverà il suo apice nel destabilizzante "Sentieri selvaggi". Ma quella era un epoca in cui i western si facevano con lo stampino e non si badava a certe sottigliezze. In questo caso Wayne, fa da contrastatore "sensato", anche se come soldato deve eseguire gli ordini del suo superiore. Questa contrapposizione (estremo - misurato) si avrà spesso nel cinema del regista americano, basti pensare ai famosi "Sentieri selvaggi" e "Cavalcarono insieme". Il finale è terribile: Fonda manda, letteralmente, al macello la sua truppa, per un orizzonte di gloria (chissà se Kubrick aveva visto "Il massacro di Fort Apache" prima di girare il suo film). Si redimerà morendo con i suoi soldati e verrà ricordato come un eroe. Wayne si salverà, perche sensatamente aveva rifiutato di eseguire gli ultimi ordini. Fonda rimarrà leggenda, ma la sua memoria è macchiata di sangue, nonostante il suo ricordo sia immortale. E adesso chi è l'eroe? Fonda, come ci fa capire la fine del film (vedi il finale de "L'uomo che uccise Liberty Vallance") o il più misurato (debole?) Wayne? Ecco l'innovazione, all'epoca, prontamente ignorata.

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maurosel
Recensioni: 5/5

Opera di immenso fascino, nel suo splendido bianco e nero (spero che non venga in mente a nessuna mente sciagurata di "colorizzarlo" ), come ammirare una stampa antica ed un po' sbiadita.Per fortuna anche le voci italiane sono quelle originali,le imperfezioni tecniche sono, in qualche modo, parte della storia del cinema,a cui questo film appartiene.Henry Fonda riesce a scavare a fondo nel suo personaggio pieno di rancore per le ingiustizie subite e quindi in cerca di rivalsa contro tutti, fino a sfidare il destino con un comportamento irrazionale.Molto bravi tutti gli altri,con in testa il sempre grande John Wayne ; la presenza femminile e' ben inserita ed esalta il valore della famiglia, tema caro a John Ford ("un uomo tranquillo" e molti altri).Le ragioni dei Pellerossa emergono in modo piuttosto chiaro, elemento nuovo per l'epoca del film , che precorre opere future, come il bellissimo "Piccolo grande uomo".

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John Ford

1895, Portland, Maine

"Nome d'arte di Sean Aloysius O'Feeney, regista statunitense. Di etnia irlandese, a diciott'anni, lascia la fabbrica in cui lavora e raggiunge il fratello maggiore, Francis, già impegnato come attore e regista a Hollywood, assumendo il nome di John, che subito cambia in Jack, mutando anche il cognome in Ford. Come Jack F. dirige, tra il 1916 e il 1923, una serie di film d'avventura per la Universal, in particolare molti two reels con H. Carey. Riprende il nome John per dirigere Il cavallo d'acciaio (1924), un western di grande successo che già rivela un'alta padronanza del mezzo. Tra due rulli, medi e lungometraggi sono decine i film che il giovane F. firma. Quattro anni dopo, nel 1928, realizza L'ultima gioia (insulso titolo italiano di Four Sons), con il quale vince il premio...

John Wayne

1907, Winterset, Iowa

"Nome d'arte di Marion Michael Morrison. Attore statunitense. Icona assoluta del western classico e protagonista ricorrente del cinema bellico dalla filmografia sterminata (oltre duecento titoli), personifica solidità morale, lealtà, patriottismo ed energico spirito d'azione: sintesi archetipica dei valori americani tra conflitto mondiale e guerra fredda. Promessa sportiva della University of Southern California, l'aitante «Duke», come era soprannominato, si mantiene facendo l'attrezzista alla Fox. È J. Ford, con cui stringe amicizia, a offrirgli le prime fugaci apparizioni (La casa del boia, 1928) e proporlo quale protagonista per Il grande sentiero (1929), epopea dell'Ovest di R. Walsh. Mutato il nome in J.W. affronta il western di serie B per Warner Bros e Monogram con ritmo alacre (dieci...

Henry Fonda

1905, Grand Island, Nebraska

Attore statunitense. Inizia a recitare in teatro e debutta a Broadway nel 1934 e nel cinema nel 1935, nella commedia The Farmer Takes a Wife (Il fattore prende moglie), trasposta per il grande schermo da V. Fleming. A Hollywood interpreta subito ruoli da protagonista, in drammi (Sono innocente, 1938, di F. Lang), commedie (Nel mondo della luna, 1937, di T. Freeland), film d'avventura (Il falco del nord, 1938, di H. Hathaway) e film storici come Figlia del vento (1938) di W. Wyler, sulla guerra di secessione, legandosi al personaggio del giovane onesto e leale, il ragazzo di buona famiglia timido ma tenace. Nel 1939 viene scelto da J. Ford per Alba di gloria, in cui fornisce una memorabile interpretazione nei panni del giovane Lincoln, mitizzato padre della patria, archetipica figura dell'eroe...

Shirley Temple

1928, Santa Monica, California

"Attrice statunitense. A soli quattro anni esordisce nella serie Baby Burlesque (1933) e conquista, grazie a leziose moine ma anche a un indiscutibile talento, grande popolarità fra il 1934 e il 1940 (Riccioli d'oro, 1935, di I. Cummings; Capitan Gennaio, 1936, di D. Butler; Zoccoletti olandesi, 1937, di A. Dwan). Rilanciata da Hollywood come adolescente bamboleggiante (Da quando te ne andasti, 1944, di J. Cromwell; Non parlare, baciami!, 1945, di R. Wallace), coglie la sua ultima buona occasione con Il massacro di Fort Apache (1948) di J. Ford, dedicandosi poi alla televisione."

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